INTERVISTA TC - Atzori: "Mio futuro incerto, categoria tecnici tartassata"

10.07.2018 07:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
Gianluca Atzori
TMW/TuttoC.com
Gianluca Atzori
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Gianluca Atzori, ex calciatore con un grande passato al Ravenna e alla Ternana e tecnico che ha guidato qualche anno fa anche la Reggina, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per commentare le mosse di questi tre club ma soprattutto per spiegare cosa si aspetta per il proprio futuro, dopo il mese trascorso sulla panchina della Pro Vercelli tra il dicembre e il gennaio scorsi.

Mister, partiamo dal suo futuro.
"E' incerto, come quello di tutti gli allenatori. Oramai la nostra categoria è veramente tartassata e mi auguro che tutti gli addetti ai lavori si rendano conto che a Vercelli non ho avuto alcuna responsabilità. E' stato talmente lampante il volere dei giocatori che io mi sono trovata solo nel mezzo. Mi auguro che la gente si ricordi della bella esperienza fatta a Pistoia, con la salvezza raggiunta con tre giornate di anticipo".

Si aspettava così tanti allenatori esordienti in Serie C.
"Ci sta. Lo sono stato anche io. Tante società affidandosi ad un allenatore esordiente nascondono così il vero problema, quello di tipo economico. Naturalmente l'esordiente è più malleabile e ci si può parlare con più tranquillità rispetto all'allenatore navigato che sa quello che vuole".



Che stagione pensa sarà quella di una delle sue ex squadre, il Ravenna?
"Il Ravenna l'anno scorso ha fatto un ottimo campionato. E' una società che conosco molto bene, visto che si tratta della mia città. Devo fare i miei complimenti all'allenatore che c'era prima per quanto fatto vedere (Antonioli, ndr), ma anche ai ragazzi e a tutti quanti. Credo che per le ambizioni del Ravenna ripetere quanto fatto vedere l'anno scorso sia già un buon traguardo. Foschi avrà a disposizione una buona squadra: gli acquisti che stanno facendo sono di ottimo calibro, vedi Jidayi che io avevo a Vercelli e che per questa categoria è un grandissimo giocatore oltre che un ragazzo fantastico. Auguro il meglio alla squadra della mia città, dove ho giocato, ho fatto il capitano e l'allenatore".

Mentre la Reggina, altra sua ex squadra?
"Che dire di Reggio Calabria? Lì ho vissuto i miei ricordi più belli da allenatore, perciò mi auguro che con poco riescano a fare tanto. Faccio il mio in bocca al lupo a mister Cevoli e al direttore Taibi. Auguro loro di fare un campionato esaltante. Riuscire ad accendere nuovamente Reggio Calabria è un grandissimo traguardo. So che le disponibilità del presidente non sono quelle di arrivare a sperperare, d'altronde è un momento difficile per tutti. Oggi bisogna fare di necessità virtù e faccio i miei complimenti a chi assume questa responsabilità nella propria città".

Chiudiamo con la Ternana, in bilico tra Serie C e Serie B: come ci si può organizzare senza certezze?
"Sulla Ternana sento un sacco di voci discordanti, ma niente di ufficiale. E' difficile programmare una stagione così: bisogna prendere quei giocatori che possono stare in B e che farebbero quindi la differenza in C. E tenere gli ultimi colpi di mercato quando sei sicuro della categoria. Sarà un mercato attendista".