INTERVISTA TC - Atzori: "Moscardelli grande colpo. Ma il calcio è un caos"

21.08.2018 07:30 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Atzori: "Moscardelli grande colpo. Ma il calcio è un caos"
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

La situazione del calcio italiano è ancora in divenire, un bandolo del quale la matassa è difficile trovare. In attesa di capire cosa succederà da qui a breve, i microfoni di TuttoC.com hanno contattato mister Gianluca Atzori, con il quale si è parlato non solo della situazione burocratica ma anche di quella legata al campo.

Partire o fermarsi: cosa devono fare i campionati italiani?
"Secondo me partire è la cosa da fare. Chiaro che ci sono tante situazioni da valutare, ma è tutto troppo caotico per poter essere razionalmente spiegato. Un inizio così incerto credo non si sia mai visto, ma io sarei partito: poi le modalità di eventuali modifiche si sarebbero viste in seguito".

Capitolo ripescaggi: se la B subisse un'integrazione, come cambierebbero gli equilibri della serie cadetta e della C?
"In C il ripescaggio di tre squadre forti candidate alla promozione sarebbe una possibilità in più per le altre pretendenti alla promozione, per la B credo cambierebbe poco considerando il fatto che il torneo è abituato alle 22 formazioni in lotta. Sarebbe solo da strutturare la riorganizzazione e il recupero delle gare, ma come ho detto prima tutto è molto caotico: io sto ancora cercando di capire".



L'altro tema dell'estate, le Squadre B. Favorevole o contrario?
"Io sono favorevole, perché si da modo ai giovani di misurarsi con un campionato competitivo, dove ci sono club di blasone che rappresentano un'opportunità di crescita. Non solo, così facendo si dà anche maggior solidità economica alla categoria, che non naviga nell'oro ed è sempre più in affanno per gli alti costi e i bassi ricavi: le formazioni Under23 hanno alle spalle società solide, che darebbero respiro. Lavorare con una certa stabilità e serenità è importante".

Parliamo però di campo: a oggi, quando il gong del mercato è sempre più vicino, quale è stato il miglior colpo effettuato?
"Credo che a oggi il miglior acquisto lo abbia fatto il Pisa, assicurandosi Davide Moscardelli. Un grandissimo giocatore".

Domanda più antipatica: tra i suoi colleghi, su chi punterebbe?
"Ci sono tanti ottimi allenatori in categoria, ma se devo fare un nome rimango in Toscana, e dico Silvio Baldini".

La situazione attuale non agevola chi è senza squadra. Cosa si aspetta dal futuro?
"E' vero, l'incertezza non agevola per niente, non solo chi è senza squadra ma anche gli stessi club, che non sanno come muoversi. Io spero di ripartire almeno a campionato in corso: quello che per me è importante, è il trovare una società solida e una dirigenza competente. Lavorare con chi parla la tua lingua è sicuramente più facile".