INTERVISTA TC - AU Triestina: "La scelta giusta era di giocare i playoff"

21.05.2020 18:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - AU Triestina: "La scelta giusta era di giocare i playoff"
TMW/TuttoC.com
© foto di Monia Bracciali

"La scelta più intelligente era quella di giocare i playoff". Mauro Milanese, amministratore unico della Triestina, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per analizzare le scelte effettuate dal consiglio federale nella giornata di ieri: "Capisco che i campionati devono continuare, soprattutto la A. Poi vedremo i protocolli che al momento sembrano unici, aspettiamo con ansia il 28 di questo mese per capire se si potrà tornare in campo"

La C aveva votato a maggioranza di non giocare. 

"C'è stato un malinteso, tante squadre volevano sospendere il campionato, ma giocare i playoff. La cosa più intelligente era quella di giocare i playoff in posti sicuri, organizzati e sanificati. La volontà di giocare c'era, ma non di proseguire il campionato. Se si giocherà vuol dire che non c'è pericolo e si tornerà alla normalità, con la gente intorno. Giocare senza gente è avvilente, speriamo che tutto possa tornare alla normalità. Secondo me le partite, senza pubblico, perdono gusto. Poi vedremo quali saranno tutti i protocolli".

Cosa si farà ora?

"Si comincia la prossima stagione ed entro il 20 agosto dovranno essere terminate tutte le competizioni. Si dovrà giocare ogni 3 giorni". 

Le società sono disponibili a prolungare i contratti oltre il 30 giugno?

"È indispensabile prolungare i contratti, anche se si va oltre il 30 giugno bisogna intervenire. Poi il tutto cambierà nella stagione successiva, anziché in 12 mesi si avrà lo stesso compenso in 10".

I medici hanno detto che si dimetteranno se in C si tornerà a giocare.

"I medici non vogliono prendersi la responsabilità, finché queste sono del datore e del medico sociale ci si sente non tutelati. Ora è uscita la questione del dolo, anche i medici diranno la loro" ​​​​​​.

Ha visto un Ghirelli in difficoltà?

"Ghirelli non era in difficoltà, è stata bocciata una proposta del consiglio federale. I 60 club non volevano giocare per l'impossibilità di applicazione del protocollo, ma anche per altri disagi. Sapevamo comunque che la proposta poteva essere accettata, respinta o rivista".