INTERVISTA TC - Ciccone: "Bari arriva scarico a playoff, Padova favorito"

06.05.2021 11:30 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Ciccone: "Bari arriva scarico a playoff, Padova favorito"
© foto di TC

Un dramma calcistico quello vissuto dalla Toscana all'ultima giornata del campionato di Serie C: ben quattro delle retrocesse direttamente provengono infatti da quella regione. Per commentare questa incredibile débâcle e fare le carte ai playoff che inizieranno sabato sera è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com Michele Ciccone, direttore sportivo di grande esperienza con un passato in Serie B al Bari, ma anche in terza serie al Campobasso dove arrivò una salvezza insperata prima della scomparsa della società molisana e nella stagione 2017/18 proprio in una toscana, la Carrarese, dove pose le basi per l'ottimo campionato azzurro, con la squadra giunta fino ai playoff ed eliminata solo dal Pisa poi promosso.

Direttore, come si spiega la retrocessione di Livorno, Pistoiese, Lucchese ed Arezzo?
"Io analizzerei caso per caso: l'Arezzo mi ha lasciato perplesso perché ha comunque alle spalle una società solida. E' indicativo però il fatto che si siano avvicendati tre allenatori, come Potenza, Camplone e Stellone. Pensavo che con l'avvento di Di Bari si potesse fare qualcosa di diverso, ma non conosco le dinamiche che si sono innescate, tali per cui si è deciso di affidarsi a De Vito, che ha iniziato la sua carriera nell'Avellino di Taccone per poi essere voluto fortemente da Faggiano nello scouting a Parma. Con lui gli amaranto avrebbero dovuto risorgere dalle sabbie mobili ed invece sono retrocessi, nonostante giocatori importanti come Cutolo: con lui come direttore sportivo risultati sotto zero, insomma.
Passando al Livorno possiamo dire che è stato un campionato iniziato male e finito peggio, ma le questioni societarie hanno pesantemente inciso: negli anni di Spinelli è stato onorato sempre tutto al meglio, ma nel momento in cui sono giunti altri personaggi - già conosciuti su altre piazze, basti vedere ciò che è accaduto a Trapani - abbiamo visto come è finita. Una piazza come Livorno non se lo merita.
Sulla Lucchese mi dispiace dire che sono partiti con l'affanno e hanno terminato con la bombola dell'ossigeno, mentre per quanto riguarda la Pistoiese sono dispiaciuto per il mio amico Dolci, un ragazzo preparato. Il budget messo a disposizione dal presidente Ferrari non era molto elevato, ma lui stesso ha sempre rispettato tutti gli impegni. Non mi aspettavo finisse così, ma purtroppo questo è il calcio
".

Alla penultima giornata era invece già retrocessa la Cavese...
"Avevamo già avuto modo di dire che era una retrocessione già scritta. Il presidente ha fatto il bello e il cattivo tempo, pur rispettando sempre gli impegni presi, ma cambiando allenatori e direttori sportivi. Poi i risultati sono questi: non è questo il modo di fare calcio. Con tutti questi cambi anche i giocatori si destabilizzano".



Le ultime tre retrocesse usciranno dai playout: cosa prevede per queste sfide?
"Io vedo favorita la Paganese, grazie anche al suo allenatore Di Napoli e al suo presidente Trapani che ha sempre portato avanti la società con grandi sforzi economici. Il Ravenna lo davano per spacciato ed invece ha avuto la classica botta di fortuna. Mentre il Fano quest'anno non ha fatto granché. Ma la colpa è sempre del fatto che il calcio è programmazione e non si può inventare dalla mattina alla sera. L'Imolese si è affidata a Zocchi, pensando di avere 'un mostro sacro' invece ora è impelagata ai playout: mi dispiace per il presidente Spagnoli che è una persona veramente seria. Non sempre bisogna puntare solo sul nome. Aggiungo, infine, che sono contento per la salvezza della Vibonese di Pippo Caffo, anche se mi sarei aspettato qualcosa di più".

Se invece guardiamo ai playoff?
"Innanzitutto vorrei fare un plauso a Simone Giacchetta che sono già anni che lavora alla grande nell'AlbinoLeffe, raggiungendo risultati encomiabili grazie alla sua preparazione. Ma mi soffermerei sulle sorprese, come il Grosseto: la famiglia Ceri ha fatto un grande lavoro ed ha permesso alla squadra di fare un campionato straordinario ed ora penso che saranno una brutta gatta da pelare ai playoff, anche se incontreranno il Lecco, un'altra società che ha fatto un buon campionato, pur avendo perso qualche punto di troppo nel girone di ritorno.
Ho già espresso il mio parere positivo sul Matelica e sul grande lavoro lì fatto. Così come ho già avuto modo di dire che trovo il Bari una grandissima delusione: la città non merita quella situazione, con i soldi spesi sia nella scorsa stagione sia nell'attuale avrebbero dovuto ammazzare il campionato. Tutto causato dalla brutta gestione e dalla gente incapace. Ora li vedo male ai playoff perché sono scarichi mentalmente: penso faranno fatica.
 Al contrario penso che la Juve Stabia potrebbe essere la sorpresa di questi spareggi. Così come il Foggia di un Marchionni che sicuramente farà un bel percorso come allenatore.
Chiudo la mia analisi, dicendo che ad un certo punto del campionato avrei immaginato la promozione del Padova, ora però li vedo favoriti ai playoff perché nonostante gli incidenti di percorso hanno saputo tenere botta fino alla fine e sono arrivati a pari punti col Perugia. Anche se sappiamo tutti che saranno un terno al Lotto".

Intanto la Sambenedettese è fallita.
"Serafino è stato un grande bluff, è giusto che se ne vada da questo mondo. Il concordato preventivo? Mi chiedo come abbia fatto a non guardare in faccia alla realtà".

E il suo futuro?
"Sto alla finestra, aspettando un programma e un progetto serio".