INTERVISTA TC - Cozzella: "Livorno, nuova proprietà mantenga promesse"

24.10.2020 07:30 di Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Cozzella: "Livorno, nuova proprietà mantenga promesse"
TMW/TuttoC.com

Vittorio Cozzella non è più il direttore sportivo del Livorno. Con l'avvento del nuovo presidente Giorgio Heller, è arrivato l'esonero per Cozzella in favore di Rubino. L'oramai ex dirigente amaranto ha affidato il suo commiato ai microfoni di TuttoC.com: "E' stato un periodo molto intenso ed anche commovente. Nel mercato avevamo chiuso per otto giocatori, ne avevamo depositato i contratti per poi vederceli annullati perché non è stato fatta la fideiussione da parte di Cerea Banca. E' stata una cosa commovente dire a questi ragazzi che dovevano andare via: non è stato facile. Io amo questo sport e non è facile perdere in questa maniera: ci rimani male".

Il rapporto con la squadra?
"Avevamo 14 giocatori, ci sono stati momenti duri e difficili in quanto eravamo in balia di queste diatribe. Noi abbiamo cercato di tenere unito il gruppo, con il mister che si doveva adattare alle circostanze".

Con il mister?
"C'è stato un ottimo rapporto, con lui ho condiviso molto di questa esperienza. Non è stato facile tenere duro come ha fatto lui in questo periodo. Per il resto gli auguro che possano ora arrivare altri giocatori".



I tifosi?
"Non meritano questo, meritano ben altro. Con loro è come si fosse in A. In questi dieci mesi ho dato poco rispetto alla loro stima. Ho vinto campionati, ma a Livorno ho fatto poco e ho ricevuto tantissimo. Meritano una dirigenza diversa".

Si sente tradito da Spinelli?
"Non direi tradito, ma quando doveva incidere si è messo da una parte. Questa situazione creata da Roberto (Spinelli, ndr) per l'amicizia che nutre verso Lamanna ha fatto nascere questa compagine societaria"".

Che futuro vede per questa società?
"Mi auguro che la nuova proprietà mantenga le promesse per la città, per i giocatori, per i dipendenti, i magazzinieri, il segretario: da tanti anni lavorano e non devono rimetterci una vita di lavoro".