INTERVISTA TC Dg Vibonese: “Ripresa la C. Ora niente Coca Cola”

13.05.2018 23:30 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC Dg Vibonese: “Ripresa la C. Ora niente Coca Cola”
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonio Abbate/TuttoLegaPro.com

Dopo un anno e infinite battaglie giudiziarie la Vibonese ritrova sul campo la Serie C. I calabresi, questo pomeriggio, hanno vinto il girone I di serie D battendo nello spareggio di Reggio Calabria il Troina. E mentre i rossoblu festeggiano al “Razza” di Vibo Valentia il ritrovato professionismo, il direttore generale dei calabresi, Danilo Beccaria, si concede ai microfoni di TuttoC.com

In un modo o nell’altro siete tornati in Lega Pro. 
"Diciamo che dal punto di vista giudiziario siamo ancora in ballo: c’è una sentenza vinta ma al momento sospesa, vedremo come andrà a finire. Intanto, per non sbagliare, la C ce la siamo ripresa sul campo".

Stagione difficile, con l’esclusione dalla Lega Pro a campionato di D praticamente iniziato. 
“A dicembre ci siam trovati ottavi a meno 13 dalla vetta, a causa di tanti recuperi ravvicinati e pochi under disponibili, visto che tanti li avevamo girati ad altre squadre di D credendo di disputare la C. Avremmo potuto smantellare la rosa per provare a risparmiare, dopo tante spese sostenute in questi anni, ma alla fine la società ha deciso di dare una chance a questi giocatori che ci hanno ripagato con 31 risultati utili consecutivi e quest’oggi, la promozione tra i professionisti”. 

Rimonta, spareggio, supplementari e rigori. Un ritorno in C più sofferto era difficile da immaginare. 
“Da quando sono dirigente a Vibo abbiamo concluso ogni anno tra playoff e playout. Mi mancava giusto lo spareggio. Ci è andata bene ed è stato bellissimo, anche perché sugli spalti del “Granillo” oggi i nostri tifosi erano tantissimi: 2-3 mila in curva e un altro migliaio sparsi negli altri settori. Tra l’altro il presidente Pippo Caffo si è sentito male per l’emozione, ma si è comunque messo a saltare in mezzo al campo come un ragazzino di 15 anni. E ne ha 73”.

Scaramanticamente come avete affrontato il Troina? 
“Avevo una sciarpa al collo che uso solo in queste occasioni. Mi ha portato fortuna in questi anni ma soprattutto in questa stagione e quest’oggi. E poi, in vista dello spareggio, ho smesso di bere coca-cola. Ora mi sa che continuerò a lungo”.

Tempo di festa ma anche di ripartenza: chi ci sarà il prossimo anno?
“Credo sia giusto riconfermare un bel po’ di giocatori e il mister Nevio Orlandi. Abbiamo disputato un campionato da record, abbiamo la miglior difesa d’Italia in trasferta dopo la Roma. E poi in tutto il 2017 abbiamo perso 7 gare in tutto: i ragazzi hanno dimostrato di essere duri a morire meritandosi così in buona parte la riconferma. Anche se il mancato ingresso in C a inizio anno qualche rimpianto in fase di mercato lo ha lasciato...”.

Cioè?
“Vi dico solo che Brignola del Benevento era in trattativa con la Vibonese, c’era già l’accordo con i procuratori. Eravamo vicini anche a Donnarumma, Armeno e Gatto, tutti giocatori che hanno fatto molto bene tra i professionisti. Ovviamente, con la D, i club di A non hanno più formalizzato i prestiti tra i dilettanti”.

Il prossimo anno potreste giocare contro la Roma o il Napoli B.
“Sono totalmente contrario alle seconde squadre, non ne capisco il senso. La Serie C è il campionato dei campanili, anche di quelli piccoli”.