INTERVISTA TC - Di Cintio: "Risarcimenti per 30-40 milioni euro"

17.11.2018 12:50 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Di Cintio: "Risarcimenti per 30-40 milioni euro"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico Gaetano

In questi mesi ha difeso, e continuerà a difendere, la Pro Vercelli. L'avvocato Cesare Di Cintio, legale delle bianche casacche, ai microfoni di TuttoC.com racconta cosa aspettarsi dai mancati ripescaggi in Serie B.

Iniziamo dalle note dolenti: niente ripescaggi quest'anno.
"Le tempistiche di questa incredibile estate non hanno aiutato. Adesso, al 15 novembre, un eventuale rientro in cadetteria si sarebbe rivelato un danno per le società coinvolte, visto che avrebbero dovuto giocare ogni tre giorni e che sarebbe stato difficile riaprire il mercato con determinate garanzie. Bisognava evitare, oltre al danno già patito, la beffa di una possibile retrocessione. Senza contare che difficilmente sarebbero avvenuti i ripescaggi, visto che il Consiglio di Stato li aveva già ritenuti fuori limite dopo cinque giornate giocate, figuriamoci dopo dieci giornate".

E quindi?
"In modo pragmatico abbiamo spostato l’obiettivo, ritenendo, in accordo con la saggezza popolare, che sia meglio una gallina domani che un uovo oggi. Quindi la nostra attenzione si concentra adesso tutta sulla discussione del format a 22 club, con le conseguenti sette promozioni, più i risarcimenti danni".



Sui quotidiani la cifra è di 5-6 milioni [QUI].
"È la somma che può riguardare la mia assistita, ossia la Pro Vercelli, valutando il contesto, la storia, le entrate derivanti da mutualità, botteghini, sponsor e diritti tv. Per società più grosse, come il Catania, potrebbe anche arrivare una domanda di risarcimento ancora più elevata. Credo che questo scherzetto potrebbe costare 30-40 milioni di euro complessivi a chi di dovere: ci sono sei società che ricorrono, immaginate se tutte avranno ragione".

Non tutte, però, avrebbero potuto esser ripescate.
"Peccato, però, che quest'estate non sia stato deciso chi ne avesse il diritto. Quindi tutti i club coinvolti hanno subito danni imponenti, rimarranno in ballo fino a marzo e, di conseguenza, pure quei club che non verranno identificati come ripescabili, secondo me, dovrebbero essere risarciti, anche se con somme inferiori rispetto a quelle delle aventi diritto".

Chi pagherà?
"La richiesta di risarcimento riguarda FIGC, CONI e Serie B. Ma l'attuale governance della Federcalcio non ha nulla a che vedere con chi prese quei provvedimenti in estate, visto che il presidente Gravina è in carica da poche settimane. Immagino che l'onere rimarrà ovviamente alla Serie B e, in parte, si sposterà al CONI, visto che all'epoca commissariò la FIGC".

Come procederete?
"Ci sono tre step, tutti da affrontare al TAR. Il primo, preliminare a tutto, è il ripristino del format di serie B a 22 squadre: l'udienza è fissata al 26 marzo. Poi si passerà all'individuazione dei club ripescabili, seppur con mesi e mesi di ritardo. Infine bisognerà quantificare i risarcimenti: ci sarà una quota fissa per tutti, relativa alla mutualità e ai diritti TV, e una parte variabile relativa al bacino d'utenza e al botteghino. Ogni squadra dovrà dimostrare il danno subìto, mostrando nel dettaglio a quanto ammontino i mancati incassi a causa del mancato ripescaggio".