INTERVISTA TC - DS Monopoli: "Punti fermi e volti nuovi, saremo competitivi"

09.07.2019 07:30 di  Dario Lo Cascio  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - DS Monopoli: "Punti fermi e volti nuovi, saremo competitivi"
TMW/TuttoC.com

Il Monopoli è da diverse stagioni protagonista fisso del Girone C di Serie C. Il club biancoverde prepara un'altra stagione dove vuole confermarsi in primo luogo, e migliorare i risultati degli ultimi due campionati, entrambi conclusi al primo turno dei playoff. TuttoC.com ha fatto il punto con il direttore sportivo del Gabbiano, Massimo Cerri:

Direttore, partiamo da mister Roselli. Com'è nata questa scelta?
"Con l'allenatore ci conosciamo da tempo, abbiamo già lavorato insieme. E' un tecnico d'esperienza, i risultati parlano per lui. La scelta è stata condivisa anche dalla proprietà e abbiamo puntato su di lui senza dubbi". 

C'è un'aria di rinnovamento in casa Monopoli, sarà una squadra in parte diversa.
"E' in atto un cambiamento perché alcuni elementi importanti sono andati via. Ma stiamo lavorando per formare un gruppo competitivo come nelle ultime due stagioni. La cosa da sottolineare è che la proprietà, nelle persone del patron Lopez e dell'amministratore Laricchia, stanno proseguendo nel loro programma, dando continuità e solidità. Bisogna dar loro il giusto merito perché non è facile presentare ai nastri di partenza una squadra con tutte le carte in regola anche dal punto di vista economico. Fare calcio in Serie C non è facile e loro ci stanno riuscendo". 

Di recente avete dovuto salutare Mangni, ma al Monopoli sono stati accostati alcuni attaccanti altrettanto importanti, come Vazquez, Miracoli e Vano.
"Sono chiaramente tre giocatori che ci piacciono. In questo momento però ci sono diverse società che si stanno muovendo sul mercato come noi. E quindi questi attaccanti sono seguiti anche da altri. Non sarà facile chiudere qualcuna di queste trattative, ma ci stiamo lavorando".

E per quanto riguarda i rinnovi invece?
"Stiamo sicuramente lavorando anche in questo senso. Il Monopoli vuole ripartire da giocatori come Donnarumma, Mercadante, Paolucci, Zampa, Rota, Mendicino. Chiaro che alcuni di loro hanno richieste di mercato e se c'è la possibilità di mandarli in categorie superiori siamo ben contenti. Altrimenti la nostra squadra competitiva ripartirà da questi punti fermi". 

Tra dieci giorni l'inizio della preparazione, a che punto contate di essere come percentuale di completamento della rosa?
"Contiamo di andare in ritiro con il 70% dei giocatori della rosa e riservarci magari qualche casella libera perché sicuramente negli ultimi dieci giorni di mercato ci potrà essere qualche opportunità come spesso accade. Dare all'allenatore il grosso della squadra per tempo gli dà modo di conoscere i giocatori, individuarne le caratteristiche e oliare i vari meccanismi, lavorare sui moduli. Avere quasi tutti i giocatori a disposizione da subito in genere è la cosa migliore per gli allenatori. Non dimentichiamoci però che l'anno scorso il Trapani ha iniziato con giusto qualche elemento e diversi giocatori della Berretti e poi ha conquistato la B. Bisogna individuare la giusta miscela, fare scelte oculate e non troppo anticipate nei ruoli che vanno completati".

Sarà sicuramente un'altra stagione altamente competitiva, che Girone C si aspetta? E cosa pensa degli eventuali gironi nazionali?
"Ho sentito parlare di quest'ultima ipotesi, ma non credo che sarà una scelta che verrà presa. Immagino invece che i tre gironi saranno sostanzialmente tradizionali sebbene credo che si cercherà di mantenere un certo equilibrio. Ad esempio non mi stupirei se Monza e Vicenza, che lotteranno per la promozione, finiscano in due gironi diversi". 

Sembra esserci un nuovo corso in Lega Pro, con provvedimenti importanti come i paletti rigidi per l'iscrizione e l'abolizione delle liste over. 
"E' un indirizzo assolutamente corretto. Per quanto riguarda le liste over, ora finalmente i giovani torneranno ad essere impiegati perché sono bravi e perché meritano di giocare, indipendentemente dall'età. Dobbiamo ripensare la Serie C com'era qualche anno fa, quando giocavo pure io, e nei nostri gironi giocava gente come Ancelotti, Vierchowod o Braghin, giocatori che poi hanno fatto la Serie A. Va benissimo quindi liberare le liste over e mettere in mostra i giovani che se lo meritano, così la Serie C potrà tornare ad essere davvero un serbatoio per le categorie superiori".