INTERVISTA TC - Ds Pro Sesto: "Senza il Monza sarà un Girone A livellato"

16.09.2020 21:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Ds Pro Sesto: "Senza il Monza sarà un Girone A livellato"
TMW/TuttoC.com

Gironi fatti, calendari annunciati: in Serie C è tutto pronto per dare il via alla stagione 2020/2021. Ai microfoni di TuttoC.com è quindi intervenuto Jacopo Colombo, direttore sportivo della neopromossa Pro Sesto, come da pronostico è stata inserita nel Girone A e vivrà un avvio ostico, in casa della Juventus U23 e poi ospitando la Carrarese: "Ci aspettavamo più o meno questo girone, viste le parole del presidente Ghirelli. Sapevamo che non sarebbe cambiato granché rispetto alla scorsa stagione. Per quanto riguarda la partenza, invece, dico che tanto prima o poi bisogna incontrarle tutte. Il girone è difficile e dobbiamo affrontarle tutte come fossero finali. Ben vengano subito le sfide come quelle alla Juve e alla Carrarese: è un buon biglietto da visita per il nostro ritorno in Serie C".

Che Girone A sarà a livello generale?
"Mi sto concentrando sinceramente nel seguire la nostra squadra. Leggo comunque che tutti si stanno attrezzando per fare squadre fortissime. Sento commenti sul Piacenza che sembra una squadra rivoluzionata: non conoscono il direttore Di Battista, che sta facendo una buona squadra e potrebbe essere la sorpresa del campionato. Poi Lecco, Como, Alessandria sono squadre forti, così come la Carrarese e il Renate. Credo che senza il Monza sarà tutto più livellato, non ci sarà l'ammazzacampionato e secondo me sarà tutto più complicato".

Che Pro Sesto vedremo? 
"Cercheremo di costruire piano piano la nostra salvezza, con la nostra mentalità e il nostro gioco. Saremo un mix di giovani ed esperti, cercheremo di mantenere quello che è lo standard dei nostri ultimi tre campionati, rispettando gli avversari e portando avanti il nostro progetto societario e tecnico che ci ha portato a vincere i playoff di Serie D, un campionato di Serie D e quindi a tornare in Serie C con le nostre ambizioni di salvezza".



Voi come mi ponete verso la lista a 22 che tanto sta facendo discutere e che ha portato l'AIC a proclamare lo stato di agitazione?
"Da una parte la lista a 22 dovrebbe aiutare le società a mantenere i costi perché abbiamo visto società con 30-40 giocatori poi non pagati. Ma io dico anche che togli il lavoro alla gente, poi con la questione del Covid-19, della giustizia sportiva su Picerno-Bitonto e quindi la partenza ritardata il campionato sarà ricco di turni infrasettimanali: una rosa corta, con giocatori fermi sei mesi può essere un problema. Io almeno a 25 l'avrei portata".

Saranno otto i turni infrasettimanali più il turno natalizio.
"Sono tanti, è vero che puoi tenere un giocatore fuori lista ma gli impegni sono tanti. Il campionato è impegnativo di suo, si arriva da sei mesi di pandemia, era giusto tenerla a 25 e dare la libertà alle società di investire. Se una società può permettersi 30 giocatori è giusto li abbia in rosa e abbiano la possibilità di giocare. Si parla poi tanto dei posti di lavoro e così sì lasciano a casa tanti ragazzi. A 25 avrebbe aiutato un po' tutti. Ma noi rispettiamo i regolamenti e andremo ad attingere al nostro settore giovanile".

E la minaccia di sciopero dell'AIC rischia pure di aumentare i turni infrasettimanali...
"A me la cosa che lascia perplesso è che abbiamo avuto sei mesi, nel corso della pandemia, per sistemare tutte le situazioni e ci si riduce sempre all'ultimo. Da una parte si va a tutelare i ragazzi che non hanno squadra, ma dall'altra parte su penalizzano le società che investono e i giocatori che la squadra l'avevano trovata. È snervante fare due mesi di preparazione e poi non partire".