INTERVISTA TC - Emerson: "In B col Potenza a 40 anni? Un sogno.."

16.06.2020 13:30 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Emerson: "In B col Potenza a 40 anni? Un sogno.."
TMW/TuttoC.com
© foto di Salvatore Colucci

Il Potenza in questa stagione si è confermato con una delle squadre del Girone C più temibili. Quarto posto in campionato, tanto bel calcio espresso e una compattezza invidiabili. Adesso i Leoni rossoblu affronteranno per il secondo anno consecutivo i playoff. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva Emerson Ramos Borges, tra i pilastri di questa squadra: 

Finalmente si torna a giocare, conto alla rovescia per i playoff, quanto vi manca il calcio giocato?
"Manca tanto e manca a tutti. Una situazione particolare, siamo stati quasi tre mesi lontani dal campo, senza toccare la palla, lavorando in casa. Una situazione unica che ci ha fatto sentire ancora di più la mancanza del campo, del gruppo, dello spogliatoio, che tra l'altro non possiamo ancora usare". 

Voi entrerete in scena al secondo turno, meglio avere qualche giorno in più per allenarsi?
"Sicuramente entrare al secondo turno è un grande vantaggio, visto il livello del nostro girone e le squadre che parteciperanno ai playoff. Avremo due risultati su tre ed è molto importante, oltre a tre giorni in più per limare i piccoli dettagli che potranno risultare determinanti per una partita così importante". 

Purtroppo per il momento dovrete fare a meno del vostro sempre caloroso pubblico, vi mancherà?
"Sicuramente. E' un'arma che abbiamo a nostro favore sia in casa che fuori casa. Da quando sono a Potenza, i tifosi hanno seguito la squadra ovunque. Dispiace soprattutto per loro, che non potranno assistere alle partite dei playoff. Dobbiamo vederla come una motivazione ulteriore, saranno partite giocate alla pari visto che non c'è il fattore campo ma solo quello del risultato. Non ci sarà nessun vantaggio ambientale". 

Nella scorsa stagione ai playoff vi siete fermati dopo un doppio 1-1 col Catania, quest'anno dove vuole arrivare il Potenza?
"Il playoff contro il Catania è rimasto nella mente di tutti per come siamo usciti e per le due partite giocate. A mio avviso avremmo meritato di andare avanti ma nel calcio un episodio può cambiare la stagione ed è successo a Catania. La squadra quest'anno si è rinforzata con l'inserimento di elementi importanti che si sono inseriti in un gruppo già solido. Ovviamente l'obiettivo è cercare di andare più avanti possibile, tenendo conto che i playoff sono una lotteria. Ma saranno anche partite secche, dove potrà succedere di tutto". 

Quale avversario vorresti evitare, almeno all'inizio?
"Nessuno in particolare. Questi spareggi saranno una sorpresa. Chi si farà trovare più pronto fisicamente e soprattutto mentalmente avrà maggiori chance. Saranno match particolari, come ho detto senza fattori ambientali. Credo che tutte le squadre che parteciperanno ai playoff, con le quali ci siamo confrontate una o due volte, siano di livello. Le motivazioni faranno la differenza". 

Ad agosto per te 40 anni eppure ancora sei sulla cresta dell'onda, ti vedremo sui campi almeno per un'altra stagione?
"Io me lo auguro. Ho trovato a Potenza un ambiente familiare, caloroso, che trasmette passione. E' un posto tranquillissimo per vivere con la mia famiglia. Fuori dal campo si sta benissimo. Quando sono arrivato in rossoblu, a 38 anni, ho capito la grande responsabilità che avevo, perché non è scontato trovare un contratto a quest'età in Serie C, in una piazza importante come Potenza. Se ci dovesse essere la possibilità di continuare qui ne sarei onorato, è un ambiente dove mi sono trovato a meraviglia". 

Magari in Serie B?
"Sarebbe sicuramente un sogno per Potenza, per tutto l'ambiente sportivo e per la Basilicata. E per me sarebbe bellissimo, disputare a 40 anni un torneo di B è molto difficile, se non vincendo un campionato o i playoff. Significherebbe per tutti realizzare un sogno. Se dovessimo vincere i playoff ma io non venissi confermato sarei comunque felice lo stesso. Perché vedere Potenza gioire sarebbe un grande motivo d'orgoglio". 

Mai dire mai, d'altronde i successi ai playoff delle outsider Cosenza e Trapani in tempi recenti lo dimostrano. 
"Sì, è quello di cui parlavo prima, in questo mini-torneo sono fondamentali le motivazioni, soprattutto quest'anno dove si gioca su gare secche. Basta un episodio per cambiare volto a una partita e portarti a conquistare fiducia, tranquillità, a lavorare con maggiore impegno. Ho giocato tante gare di playoff, ho vinto e ho perso. So cosa vuol dire avere le motivazioni giuste, la testa concentrata sulla partita che devi disputare, senza guardare avanti. Bisogna vivere una gara alla volta e quest'anno sarà ancora più facile non essendoci andata e ritorno. Non ci sarà tempo di sbagliare"