INTERVISTA TC - Felleca: "Abbiamo ricostruito il vero Como. C meritata"

29.04.2019 11:10 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Felleca: "Abbiamo ricostruito il vero Como. C meritata"
TMW/TuttoC.com

L'arrivo a Como due anni fa, una promozione sfiorata l'anno scorso, una domanda di ripescaggio in C rigettata per un vizio di forma (non era stata presentata la fidejussione richiesta ma due bonifici di pari importo che i parametri federali non reputavano però validi) e infine un campionato vinto: l'avventura lariana dell'ormai ex AD Roberto Felleca è stata, in poche parole, questa.
E a parlare di tutto ciò, ma soprattutto della storica giornata di ieri, è proprio l'amministratore, che si racconta ai microfoni di TuttoC.com.

Dopo un fallimento e un biennio di purgatorio, il Como torna dove merita.
"E' stata una giornata sorprendente, eravamo pronti a un finale di stagione come quello dello scorso anno perché nessuno si aspettava il pareggio del Mantova, una formazione davvero eccellente, ma il nostro miracolo sportivo si è concretizzato con una giornata di anticipo. Quando abbiamo preso il Como dal fallimento qua c'era solo la storia del club, noi abbiamo ricostruito prima di tutto una struttura degna di chiamarsi Como, poi tutto il resto: quest'anno abbiamo consolidato il lavoro dell'anno scorso, quando solo un punto ci aveva separato dalla capolista Gozzano".



Un mancato ripescaggio in C la scorsa estate: c'è odore di rivincita in questa promozione?
"Non sono una persona che porta rancore. Da buon sardo, io ho altri principi, e quello che ci è stato fatto non l'ho mai digerito, noi lavoravamo davvero, ma adesso ci godiamo questa promozione, la soddisfazione è tanta".

Esce da vincitore, la società è stata da tempo ceduta: cosa lascia al Como?
"Lascio una macchina ben avviata, sono stati battuti tutti i record storici del club e la società attuale è pulita, senza debiti, aspetto molto importante. La verità è che io e Corda siamo gli unici artefici di quanto fatto a livello strutturale, abbiamo fatto tutto quello che dovevamo per chiamarci società, e di questo ne vado fiero: ieri, con l'invasione di campo, ho ricevuto anche l'abbraccio di chi mi aveva criticato, la gioia è stata doppia, un vero piacere".

Tornando indietro, visto anche poi come è andata, cederebbe di nuovo il club?
"Non ragiono con i se e con i ma, quando prendo una decisione la porto avanti. La piazza non ci voleva, a novembre presi questa decisione e quando è stato trovato un valido gruppo acquirenti ho mosso i miei passi. Certo, mi dispiace aver lasciato, ma ora guardo avanti".