INTERVISTA TC - Jacopo Ferri: "Aspetto la chiamata giusta per rilanciarmi"

12.09.2019 17:30 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Jacopo Ferri
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Jacopo Ferri
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Jacopo Ferri, esterno d'attacco classe '95, scuola Roma ed ex prospetto della SPAL, che in terza serie ha giocato con le maglie di Messina, Piacenza e Renate. Attualmente svincolato dopo una sfortunata esperienza nel Cuneo e un periodo di prova nel Rieti, il giocatore - capace di ricoprire anche il ruolo di mezz'ala e trequartista - è pronto per una nuova avventura e ai microfoni di TuttoC.com ha raccontato speranze ed obiettivi per questa stagione.

Jacopo, sei partito dalle giovanili della Roma per poi approdare prima alla SPAL, da dove hai preso il volo per varie esperienze formative in Serie C.
"Ho fatto tutta la trafila delle giovanili in giallorosso, fino ad arrivare persino a sedere in panchina una volta in Serie A e a partecipare con la prima squadra ad una tournée con l'Orlando City dove ho anche esordito. Sono stato capitano della Primavera per due anni. Ero uno dei prospetti migliori di quegli anni. E dopo quell'esperienza sono passato in prestito alla SPAL, richiesto da mister Semplici.
L'avventura più positiva è stata comunque quella di Messina, nonostante i problemi societari che portarono al fallimento: noi sul campo ci salvammo e arrivammo persino a un punto dai playoff.
Poi ho vestito la maglia del Piacenza, arrivando con l'obiettivo di fare il salto di qualità, ma ho incontrato problemi col modulo che mi ha penalizzato impedendomi di fare tante presenze. A gennaio mi sono così trasferito al Renate, trovando una squadra lanciata verso un sogno: volevo provare a vincere il campionato pur nella consapevolezza che non sarebbe stato facile. La squadra era comunque attrezzata e pronta e io mi sono ritrovato in un gruppo che ci ha provato fino alla fine
".

Da quel momento in poi la situazione però è cambiata...
"E' scaduto il contratto con la Roma e da quell'anno sono diventato un Over. Ho fatto fatica a trovare squadra, nonostante le offerte ricevute sia dalla Serie B sia dalla Serie C, con queste ultime che mi avevano anche prospettato un progetto futuro. Ma poi saltò tutto. Mi ritrovai a gennaio a firmare col Cuneo, ma finii in una situazione brutta, con problemi societari. Quest'anno invece ho fatto il ritiro a Rieti".



Ed ora a cosa aspiri?
"Mi ritengo un giocatore di livello, per quello che ho fatto nella mia carriera a volte penso di poter aspirare anche a qualcosa in più della Lega Pro, ma sono consapevole che uno deve partire da quello che ha fatto e sono disposto anche a scendere di categoria. L'importante è trovare una situazione seria. In questo momento mi sento un po' uno svincolato di lusso, aspettando la chiamata giusta per rilanciarmi definitivamente. Sono nel momento migliore per un giocatore sia a livello fisico sia mentale. Posso fare tutto il fronte d'attacco ma anche il centrocampo, anche se nasco come esterno offensivo veloce. Sono pronto e carico per la chiamata giusta".

Le regole nuove che non impongono più l'impiego di Under hanno aperto nuove possibilità per tanti Over...
"Quando è arrivata la notizia questa estate, noi Over eravamo contenti. L'unica cosa che dispiace è che molti guardano solo i freddi numeri, ma può capitare a tutti una annata non al top. E' giustissimo analizzare gol e presenze, ma a volte bisognerebbe andare oltre perché anche chi viene da una situazione non positiva può fare la differenza. Una seconda possibilità deve essere data a tutti".

Da fuori come ti sta sembrando questo campionato che vede Monza, Padova e Ternana, capolista nei loro rispettivi gironi?
"Dico che il livello si è alzato moltissimo. Ci sono squadre blasonate, soprattutto nel Girone C dove veramente troviamo corazzate come Reggina, Catania, Bari, Catanzaro... Le prime tre in classifica non c'è neanche da parlarne: hanno sempre fatto categorie superiori. Il Monza ha investito molto, come hanno fatto anche altre società. Sono contento perché il distacco tra la B e la C è molto diminuito e fa ben sperare tutti: significa che sono diminuite anche le difficoltà nel fare il salto di categoria perché il livello tecnico si è alzato. Tutto il movimento può giovarne".