INTERVISTA TC - Monopoli, Zampa: "Ci aspetta un girone di ferro"

21.05.2019 14:30 di  Dario Lo Cascio  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Monopoli, Zampa: "Ci aspetta un girone di ferro"

Tra i protagonisti della bella stagione del Monopoli, conclusasi con l'eliminazione al primo turno dei playoff col pareggio di Reggio Calabria, c'è sicuramente Enrico Zampa. Il centrocampista classe '92 è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com, partendo ovviamente da un bilancio del campionato appena trascorso:

"C'è ancora anche qualche scoria per il finale, fa rabbia per come è arrivata l'eliminazione, a dieci minuti dalla fine con un tiro-cross. Siamo usciti dal "Granillo" tra gli applausi di ventimila persone e degli addetti ai lavori fa ancora più male. Diciamo che noi ci siamo presi i complimenti e loro son passati (ride,ndr). Comunque è stata una bella partita di fronte ad una cornice di pubblico da Serie A. Sono comunque contento di come sia andata la stagione, sia dal punto di vista personale che come squadra. Abbiamo fatto due anni fantastici grazie soprattutto ad una guida tecnica che per me è come un padre. Son sincero, mister Scienza lo conosco da tre o quattro anni e abbiamo un feeling che va oltre il calcio. La sua fiducia ho sempre cercato di ripagarla, e questo rapporto si è consolidato nel tempo tramite il rettangolo verde, sono contento soprattutto per lui".

A proposito di mister Scienza, è un profilo che piace a molti club, ma immagino che anche tu ti auguri resti alla guida del Monopoli.
"E' venuto a Monopoli rimettendosi in gioco l'anno scorso e abbiamo fatto come detto un percorso straordinario. Qualcosa che a Monopoli non accadeva da tanto. Fare i playoff di Serie C, in un girone come il nostro è difficile. E ci siamo riusciti giocando a calcio, con le idee del mister che sono veramente belle. Spero ovviamente di continuare a lavorare con lui, ma al mister auguro in generale il meglio. Si merita di avere i riflettori puntati su di lui per quanto fatto".

Secondo anno al Monopoli per te, sei vice-capitano, ti senti un po' un leader del gruppo?
"Lo dicono i miei compagni e spero di esserlo per loro. Dalla mia ci posso mettere l'esperienza acquisita in questi anni, ho giocato in piazze calde come Salerno e Trapani. Provo a far fruttare le mie qualità. Sì, un po' mi sento e vengo riconosciuto come un leader, soprattutto per il carattere. Cerco di aiutare sempre i miei compagni e in particolare i più giovani a crescere". 

La prossima stagione di C vedrà, oltre alle tante squadre forti di quest'anno, anche Bari, Avellino, Foggia, quasi certamente il Palermo. Che campionato ti aspetti?
"Sarà una B-2 piuttosto che una Serie C il nostro girone. Sarà ancora più difficile perché è stata eliminata la questione over. Quindi questi club potranno avvalersi di giocatori di grande esperienza con i giovani migliori, contro squadre invece che punteranno maggiormente sui giovani e sulla salvezza. Sarà difficile, tosta, ogni anno fa storia a sé. Ma il Monopoli ha sempre giocato a viso aperto e fatto grandi partite contro questo tipo di squadre. Quindi ben vengano queste sfide e gli stadi pieni di gente, perché fa sempre piacere giocare questo tipo di gare".

A proposito dell'abolizione delle liste over, la valuti una decisione corretta?
"Sì, direi di sì. Parecchi miei colleghi, con campionati vinti alle spalle, si sono ritrovati a casa. Per me se un giovane è bravo gioca in ogni caso. Quindi è una decisione giusta e sono sicuro che dall'anno prossimo rivedremo la Serie C di una volta".

Ancora sull'argomento, tu dopo essere cresciuto nel settore giovanile della Lazio, hai iniziato la tua carriera come si faceva una volta. Quest'anno si è provato ad introdurre la novità delle squadre Under 23, che ne pensi?
"Per me è un progetto ancora un po' in alto mare. Il primo anno ha visto solo la Juventus aderire. Potrebbe essere un vantaggio ma in Italia c'è sempre qualche problema a gestire cose del genere. Penso però possa essere una buona vetrina per i giovani ed altre società potrebbero optare per questa soluzione".

Parentesi extra Serie C, citata la Lazio, tu sei cresciuto con i biancocelesti, hai esordito in Serie A ed Europa League. Contento di averli visti trionfare in Coppa Italia?
"Certamente, soprattutto per mister Simone Inzaghi, che ho avuto modo di conoscere. Quando ero in Primavera lui allenava gli Allievi Nazionali. Vedere accostato il suo nome anche alla Juventus gli fa onore perché secondo me diventerà un grande allenatore. E ovviamente sono contento per i vari giocatori che hanno fatto un buon lavoro. La Lazio negli anni, a parte la mancata qualificazione in Champions, ha avuto risultati costanti. Li seguo sempre e secondo me potrebbe diventare una vera big del calcio italiano".

Tornando al Monopoli, quanto è importante per un calciatore, anche a fronte di quanto visto quest'anno in Serie C con le varie esclusioni, avere alle spalle una società così solida?
"I guai li ho vissuti sulla mia pelle un paio di anni fa ad Ancora. Una piazza storica, che ha fatto la Serie A, finita in mano a persone discutibili. Vederla fallire è stato un peccato. Avere oggi una società solida alle spalle è fondamentale per noi giocatori, abbiamo una famiglia a casa e portare uno stipendio a fine mese è tanta roba. Un club presente e costante ti permette di vivere con maggiore serenità. Per me il Monopoli è un esempio in questo senso in Serie C. I presidenti mantengono costantemente i loro impegni. Non voglio fare pubblicità alla società, ma posso dire che chi viene a Monopoli piange due volte, come si suol dire. Spero quindi di continuare a far parte di questa società, di continuare il mio percorso a Monopoli. A meno che ovviamente non mi chiami la Juventus (ride,ndr)". 

Due anni consecutivi al primo turno playoff per il Monopoli. Cosa serve per alzare ulteriormente l'asticella?
"Quest'anno siamo usciti per sfortuna, avremmo meritato il passaggio del turno. I risultati lo dicono, anche l'anno prossimo dovremo puntare ai playoff. Non sarà facile perché sarà un girone di ferro. Mantenendo la nostra ossatura, che fa invidia un po' a tutta la C, con noi più grandi che abbiamo trainato i più giovani, e colmando le lacune che potrebbero esserci, secondo me potremo fare un altro ottimo campionato. Ovviamente la società saprà muoversi nel migliore dei modi come sempre".