INTERVISTA TC - Nicolao: "Per il futuro del calcio serve lavoro congiunto"

19.08.2018 07:30 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Nicolao: "Per il futuro del calcio serve lavoro congiunto"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico De Luca

Tanti anni di Serie C, poi un'annata in D all'Aversa Normanna e adesso lo svincolo, con tanta voglia però di rimettersi in discussione nel calcio che conta, dove ha ancora tanto da dire. Ai microfoni di TuttoC.com, è intervenuto il difensore classe '94 Giuseppe Nicolao.

Il campionato di Serie B sta per partire: giusto o era più opportuno attendere?
"Credo sia giusto partire. Soprattutto per tutte le squadre che hanno da tempo iniziato il ritiro e stanno continuando il proprio lavoro, e anche per i calciatori che stanno facendo sacrifici e non vedono l’ora di iniziare. La cosa che comunque avrei preferito fosse chiara da subito, era quella del caso ripescaggi, senza ulteriori e future novità a torneo in corso". 

A tal proposito, il Catania è in guerra, l'Entella chiede la riammissione in B, il CONI darà le sue sentenze il 7 settembre: cosa ti aspetti?
"Su questo non ho idea, non ho seguito attentamente le varie sfaccettature della globale situazione, quindi mi viene difficile dire cosa ci possa aspettare. Anche comunque in virtù dei continui colpi di scena. Però, come ho detto prima, credo che si sarebbe potuto sfruttare questo tempo e questo rinvio per fare maggiore chiarezza. E' importante definire quanto prima la situazione".



Novità Squadre B: un "anziano" come te, come vede questa pseudo riforma?
"Credo che sia positiva per chi fa parte della squadra militante in Serie A, visto che così, un giovane, a posto di fare un campionato Primavera oppure andare in prestito in qualche squadra, ha la possibilità di confrontarsi con i grandi ma anche con la sua squadra che ne detiene il cartellino e può osservarlo maggiormente. Sui giovani è giusto investire, sono il futuro. Purché però ci sia meritocrazia".

Cosa sta succedendo al calcio italiano adesso?
"Certe riforme colpiscono sempre le serie minori, ed è normale si scatenino poi tanti strascichi che arrivano a un loro apice. Come ho detto, per i giovani serve meritocrazia, se un ragazzo è forte può giocare ovunque e arrivare in Serie A senza valorizzazioni e regole under, se si pensa che un classe '95 sia già vecchio è chiaro che si aprono problematiche di non poco conto e si chiude in un certo senso la porta del generale futuro. Deve a mio avviso essere anche rivisto il mercato, un tempo potevano giocare meno stranieri nelle squadre e si cercava di più nei vivai italiani, che davano poi il futuro anche alla Nazionale, adesso in fase di ricostruzione. Tutto è legato, le Leghe sono diverse, ma il lavoro deve essere congiunto".

Ti sei allenato con Equipe Campania: cosa ti aspetti dal futuro?
"Mi sto allenando con l’Equipe e ho fatto già tante amichevoli, in questa settimana abbiamo giocato contro il Benevento ed è stata una bella partita: ne approfitto per ringraziare tutto lo staff che non ci fa mancare nulla, soprattutto il responsabile  Antonio Trovato che ci mette nelle condizioni di farci trovare pronti. Io spero di avere un'altra possibilità nel calcio che conta, l’anno scorso ho avuto molti elogi, e farò di tutto per rifarmi anche quest’anno. Aspetto una chiamata e un progetto serio".