INTERVISTA TC - Pancaro: "Juve Stabia superiore, ha meritato la B"

02.05.2019 20:30 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Giuseppe Pancaro
TMW/TuttoC.com
Giuseppe Pancaro
© foto di Giuseppe Scialla

Nelle ultime tre stagioni Giuseppe Pancaro ha guidato, escluso il Trapani, tre delle prime quattro classificate nel Girone C. Il tecnico è quindi intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per un commento sulla promozione della Juve Stabia, sulla lotta per il terzo posto tra Catania e Catanzaro, senza dimenticare però gli altri due gironi, con l'appassionante lotta al vertice tra Piacenza e Virtus Entella e la B conquistata dal Pordenone.

Mister, partiamo dalla Juve Stabia, panchina sulla quale lei si è seduto nella stagione 2014/15: si aspettava riuscissero ad agguantare la cadetteria?
"Quella delle Vespe è stata una stagione straordinaria perché sono stati in testa dall'inizio alla fine e sono riusciti a vincere il campionato. Sono contento perché è stata la mia prima squadra e ho un rapporto con tante persone da quelle parti. Sono felice per Castellammare, per il presidente Manniello, bisogna fare loro grandi complimenti perché hanno raggiunto un risultato straordinario".

Magari invece si aspettava qualcosa di più dal Catania, squadra da lei allenata nella stagione successiva, quella 2015/16?
"E' difficile vincere in Serie C, è un campionato che conosco bene e vincerlo è sempre complicato. Alla fine festeggia solo una squadra e la storia insegna che non è facile. Sicuramente il Catania era partito per vincerlo, però la Juve Stabia ha fatto meglio. A volte bisogna solo riconoscere i meriti dell'avversario. Fermo restando che nei playoff si azzera tutto e riparte un nuovo campionato. Poi quest'anno, con due promozioni, ci sono molte più possibilità che in passato per poter farcela. E' tutto aperto per le squadre forti come il Catania".



Chiudiamo col Catanzaro, di cui è più fresco ex essendo stato in giallorosso proprio la scorsa stagione.
"Vale lo stesso discorso fatto per il Catania: la Juve Stabia è stata superiore, meritando, ma adesso il Catanzaro può fare bene in questo nuovo mini-campionato che darà la possibilità di agguantare ancora l'obiettivo. E' ancora tutto in gioco e insieme a Catania e Catanzaro, ricordo anche il Trapani e altre ancora. Tutte avranno la possibilità di giocarsi alla grande gli spareggi promozione. E' un grande vantaggio avere due possibili promosse, gli altri anni era tutto molto più complicato".

Dando uno sguardo agli altri due gironi: quello settentrionale è ancora aperto, con la lotta al vertice tra Piacenza e Virtus Entella. I biancorossi hanno due punti di vantaggio sui biancazzurri e all'ultima giornata potrebbero festeggiare in quel di Siena, mentre i liguri sono impegnati in casa con la Carrarese e con l'orecchio incollato a quanto accadrà al 'Franchi'.
"Anche in questo caso c'è stata una bella lotta. Se all'ultima giornata il discorso ancora non è chiuso è perché - nonostante tutti i problemi - c'è stato grande equilibrio in campo. Grandi complimenti comunque sia al Piacenza sia all'Entella. I due punti di vantaggio, con un eventuale pareggio, farebbero entrare in gioco gli scontri diretti ed eventualmente alla differenza reti. Insomma si deciderà veramente tutto al fotofinish. Onestamente però non so dire chi delle due abbia più possibilità di tagliare il traguardo da vincitrice".

Nel Girone B invece è arrivato il trionfo del Pordenone.
"Anche per il Pordenone farei lo stesso discorso fatto per la Juve Stabia. Tanti complimenti, visto che è una squadra che oramai sono anni che si è consolidata nelle parti alte della classifica. E' una squadra partita per vincere e alla fine ci è riuscita".

Per la prossima stagione sono state introdotte nuove regole che prevedono l'addio alle liste. Lei trova saranno innovazioni positive per il campionato di Serie C?
"E' assolutamente una cosa positiva. Secondo me i giovani devono giocare perché sono più bravi e non perché ci sono delle regole che vanno a penalizzare i ragazzi sopra i 23 anni. Secondo me è stata una innovazione che porta conseguenze positive sia per i ragazzi che giocano in C e hanno 24-25 anni sia per la qualità della categoria. Sono convinto che la qualità dei giocatori e del gioco stesso salirà moltissimo".