INTERVISTA TC - Piacenza, Sestu: "Sentirsi già in B sarebbe un errore"

24.04.2019 11:40 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Piacenza, Sestu: "Sentirsi già in B sarebbe un errore"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico De Luca

E' di solito il gol dell'ex quello che fa più male, ma è uno dei classici del calcio. E non ha fatto eccezione Alessio Sestu, che ieri ha punito la sua ex Entella portando al suo Piacenza tre punti vitale in chiave promozione diretta: perché quello tra le due squadre era un confronto diretto, che può valere anche la B. 
Le sensazioni dell'esterno biancorosso, nel day after, sono affidate ai microfoni di TuttoC.com.

Il gol dell'ex, ma stavolta pesante. Può valere la Serie B?
"Sicuramente è un gol che ci ha dato l'opportunità di essere padroni del nostro futuro. Ma non dobbiamo dimenticare che l'Entella è una squadra forte che può vincere le rimanenti gare, ma noi dobbiamo guardare in casa nostra, ed è positivo che tutto adesso dipenda da noi e no dagli altri".

Non vi sentite, quindi, almeno con un piede e mezzo in Cadetteria?
"E' giusto che l'entusiasmo che si è creato nell'arco di una stagione, e che ha raggiunto ieri l'apice, ci dia una spinta ulteriore per portare a casa le due gare che ci separano al termine della stagione regolare, ma se pensiamo di avere un piede in Serie B facciamo un grande errore. Dobbiamo solo pensare a dare il massimo, e a portare a casa i 6 punti rimanenti".



La gara con l'Olbia potrebbe essere decisiva: giocare con la contemporaneità dell'orario è un vantaggio che allenta le pressioni?
"Noi i tre punti contro l'Olbia li vogliamo, sperando poi anche nei risultati dagli altri campi: ma è chiaro che il primo pensiero va a noi stessi. La contemporaneità di orario è probabilmente giusta, e forse, anche non volendo, aiuta: conoscere il risultato di una diretta concorrente, anche inconsciamente, avrebbe potuto condizionare".

Un Piacenza cresciuto nel tempo, che comunque da subito si era proposto buoni obiettivi. Come è cambiato in corso d'opera?
"E' vero, le aspettative erano da subito alte, ma quello che comunque mi ha colpito molto è stato il gruppo fantastico che si è creato e che si è unito sempre di più con il passare del tempo. La differenza l'ha fatta l'aver portato a casa partite che altre squadre avrebbero perso, con cattiveria, grinta e, passatemi il termine, con le palle. E anche questo aspetto si è rafforzato con il tempo, i risultati ci hanno dato ragione".

Effettivamente l'aspetto caratteriale, il saper vincere gare sporche, è di aiuto. Pisa e Piacenza uniche pure squadre da C, per così dire?
"Le squadre da C, chiamiamole così, hanno sicuramente quella componente che aiuta, il sapere vincere gare sporche è fondamentale e noi lo abbiamo dimostrato. Per altro all'interno di un girone molto competitivo, tosto, ma il fattore cattiveria è stato significativo".

Ultime due gare: che obiettivi si pone Sestu? Magari un altro gol decisivo?
"Non sarebbe male! (ride, ndr) A ogni modo ora penso solo a portare a termine questo campionato nella maniera che meritiamo, anche se non segno io ma faccio segnare gli altri va bene comunque".