INTERVISTA TC - Pochesci: "Entella la più forte. E occhio alla Feralpi"

26.02.2019 07:30 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Pochesci: "Entella la più forte. E occhio alla Feralpi"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico Gaetano/Tuttolegapro.com

Il suo nome è stato recentemente accostato al Catania, per il post Sottil, ma per il momento la situazione in casa etnea non si è sbloccata. E i microfoni di TuttoC.com, in attesa di ulteriori novità, hanno contattato Sandro Pochesci non solo per parlare del possibile approdo nel club di Lo Monaco (QUI le sue parole in merito), ma anche per una panoramica generale sul momento che sta vivendo la Serie C.

Un campionato anomalo, che sta volgendo verso la sua conclusione: che idea si è fatto di quanto accaduto dall'estate ad adesso?
"Il campionato è falsato, inutile negarlo. Dopo quello che è successo in estate, e dopo l'ultima sceneggiata del 20-0, credo sia impossibile fare peggio. Anche impegnandosi. Ho solo paura che qualche errore si sia commesso per proteggere certi club e certi "amici", se nel calcio subentra la politica, dopo quello che sta succedendo nel nostro paese, è la fine".

Un'onda d'urto che ha toccato la Ternana, grossa delusione del torneo. Si aspettava tutta questa situazione?
"No, anche perché la squadra è costruita molto bene, anche se il calcio, e non lo insegno io, non si fa con i nomi ma con le idee. Il fatto poi che la Ternana sia stata la delusione del torneo non lo dico io, ma i numeri, la classifica e uno stadio sempre più vuoto. E questo mi dispiace molto, è una desolazione, il pubblico era sempre stato l'arma in più".



Un girone, il B, dove fa la voce grossa il Pordenone. Lo scontro con la Triestina sarà uno spartiacque decisivo?
"No, credo che la lotta rimanga sempre aperta, ma non solo tra le due formazioni. Onestamente vedo maggiormente accreditata la Feralpisalò, il Pordenone vince sempre di misura e non ha il vero bomber, nel mercato è mancata una punta top. Le inseguitrici, poi, di solito hanno sempre un vantaggio, e per di più la Feralpi ha un allenatore esperto e attaccanti validissimi. Io non credo infatti che vince chi ha la migliore difesa, per difendere devi prima segnare, una grande difesa deve difendere un gol: sono per il giusto equilibrio".

Negli altri gironi, invece, Entella e Juve Stabia hanno chiuso le rispettive pratiche?
"Il Girone A è il più difficile di tutti, ma credo che l'Entella, che partiva con Catania e Ternana per vincere il campionato, sia troppo più forte delle altre. Il presidente la sa lunga, hanno saputo unire motivazioni e tecnica, e il DS ha fatto un ottimo mercato: solo la Pro Vercelli può darle fastidio, ma credo comunque che i liguri ce la faranno. Le grandi piazze come Novara, Pisa e Robur Siena saranno avvantaggiate nella lotta playoff. Nel Girone C, invece, erano partite in tre per vincere, ma l'outsider adesso è in testa. Probabilmente certi ambienti sono stati logorati anche dalla rincorsa che hanno dovuto fare quando hanno visto sospendersi le partite per la vicenda ripescaggi, solo l'Entella ha dato la giusta risposta psicologica alla situazione".

A proposito di playoff, come si deve arrivare a questo mini torneo successivo al campionato?
"I playoff si legano molto anche a come una squadra è stata rinforza a gennaio. Penso a esempio alla Reggina, è normale che con tutti questi cambiamenti abbia adesso bisogno di una mesata per rimettersi in sesto e arrivare agli spareggi promozione con la giusta condizione. Ha preso calciatori di talento, ma che erano fermi da un po'".

Movimenti di gennaio: chi, secondo lei, sta cambiando gli equilibri della propria squadra?
"Chi ha fatto più rumore nel mercato è stata appunto la Reggina, Baclet e Bellomo, ma anche Strambelli, fanno la differenza. Però alla fine, chi sorprende sempre, sono i soliti noti, vedi a esempio Tavano e Moscardelli. Chi sta mancando è invece Vantaggiato, che sembra in crisi e non ha acuti, come la sua Ternana. Però le migliori rose, alla fine, vengono fuori".