INTERVISTA TC - Pontedera, Ladinetti: "Ad Olbia incontrerò amici fraterni"

01.09.2022 07:30 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Foto di Archivio
TMW/TuttoC.com
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Terminata - non senza rammarico - la sua avventura con il Cagliari Riccardo Ladinetti si appresta ad affrontare la prima esperienza professionale lontano dalla Sardegna, circa un mese fa il suo approdo al Pontedera. Curiosamente l'esordio della formazione toscana avverrà proprio in terra sarda, ad Olbia dove il centrocampista classe '00 ha giocato nell'ultima stagione. Ecco le sue sensazioni a riguardo in esclusiva ai microfoni di Tuttoc.com

Come si sta preparando alla partita di domenica, sotto certi aspetti è una gara per lei speciale?

"Sono stato bene ad Olbia, ho due amici che definerei fraterni come Ragatzu e Biancu. Mi farà piacere incontrare loro ed altre persone, ma quella di domenica sarà una partita come le altre. Quando l'arbitro fischia l'inizio della gara ognuno penserà a fare il bene per la propria squadra, affrontando i 90 minuti con la stessa dose di determinazione".

Una volta capita l'impossibilità di restare a Cagliari, si è guardato intorno. Le offerte non sono mancate: perchè Pontedera?

"Ho avuto molte offerte non lo nego, Pontedera mi ha convinto perchè il tecnico Catalano mi ha cercato con insistenza. Le prime volte chiedendomi come stavo, poi la seconda volta abbiamo parlato molto. Condivido con lui la stessa idea di gioco, mi piace una squadra che sappia tenere maggiormente la palla, quando non ce l'hai la situazione diventa complicata..".

Com'è andato l'inserimento nella nuova squadra?

"Molto bene, siamo un gruppo unito prevalentemente di giovani. A Pontedera ci sono tutte le prerogative per potersi esprimere al meglio. Me lo aveva detto il mio procuratore perchè conosce la realtà. La società ti fornisce tutti gli strumenti per poter far bene, c'è grande tranquillità ritengo sia l'ambiente ideale per esprimersi".

Proprio un anno fa è arrivato probabilmente il momento più difficile della sua carriera, ovvero trovarsi nelle condizioni di doversi fermare per problemi cardiaci

"Ricordo molto bene, ero in ritiro con il Cagliari è attraverso dei controlli di routine è stato scoperta una attività irregolare del mio cuore. Sono stato costretto per tre mesi a rimanere fermo senza fare sforzi, inizialmente mi è crollato il mondo addosso. Devo ringraziare i medici del Cagliari per il supporto fornito, inizialmente mi hanno dato una medicina per risolvere il problema, poi le cose fortunatamente sono andate per il meglio. Successivamente a gennaio il mio passaggio all'Olbia dove ho disputato la seconda parte del torneo".

Questa esperienza come ha inciso nel suo percorso successivo?

"Stare fermo ha permesso di riflettere, sono passato dall'amarezza per aver interrotto un percorso molto importante ed aver perso - mio malgrado - probabilmente un treno importante, alla consapevolezza di fare quello che mi piace".

Tornando al Pontedera, iniziate questo campionato con quale obiettivo?

"Quello di partenza è mantenere la categoria, è la base per il club che negli ultimi anni ha sempre saputo far bene. Una volta arrivato quello il pensiero e la volontà è quello di poter fare qualcosa in più, in definitiva sognare non costa nulla. Siamo una squadra giovane come dicevo precedentemente, ma tutti abbiamo almeno 100 presenze nei professionisti, in più ci sono alcuni calciatori che saranno da punti di riferimento vista la loro esperienza. C'è quindi un giusto mix".