INTERVISTA TC - Rigoli: "Catania? Non compri la Ferrari se non puoi mantenerla"

20.11.2021 07:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
Pino Rigoli
TMW/TuttoC.com
Pino Rigoli
© foto di Federico Gaetano

L'allenatore Pino Rigoli è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com per un commento sul Girone C, tra la situazione difficile del Catania, una Viterbese fanalino di coda del Girone B e il cambio in panchina di casa Juve Stabia.

Partiamo dagli esoneri: si aspettava un numero così alto di panchine saltate?
"C'è da dire che il calcio è in una profonda crisi da un punto di vista organizzativo oltre che economico. Ad inizio stagione si parte con degli obiettivi, poi alle prime difficoltà le società non sanno più aspettare, non si dà il tempo fisiologico per mettere in atto le idee del tecnico, fermo restando che da qualche parte ci possono anche essere responsabilità degli allenatori, ma non credo sia sempre e solo colpa loro. Tutto il sistema calcio deve essere rivisto".

Passando ad analizzare nel dettaglio le varie squadre, ci sono da registrare i problemi societari del Catania e il possibile fallimento.
"E' una situazione brutta per la città di Catania e per la tifoseria. Avevano riposto grandi aspettative in questa società. Chi va a prendere oggi il Catania deve avere la consapevolezza che si tratta di una città importante, di una società di grande blasone con una grande tifoseria e deve avere i mezzi necessari per portarla avanti".



Cosa non ha funzionato? Pensa che qualcuno possa farsi avanti per un ipotetico salvataggio?
"Credo poco al fatto che tutto sia stato fatto per salvare la matricola, penso che ci siano altri motivi: se io mi compro la Ferrari e poi non posso mantenerla non devo farlo. Se il Catania non riesce a salvare la matricola e a fare campionati dignitosi in C, ritengo che sarebbe stato meglio ripartire dalla D e magari ora ci saremmo ritrovati qualche anno avanti. Mi auguro che qualcuno possa farsi avanti per salvare la società, ma dalle voci riguardanti il debito non è così facile che qualcuno possa accollarsi questa situazione".

Che momento sta vivendo la squadra sul campo?
"La squadra da un punto di vista tecnico sta vivendo un buon momento perché c'è un buon legame con la tifoseria, nelle ultime partite - a parte la sconfitta col Foggia all'ultimo minuto per un errore individuale - ha fatto bene. Il Catania è una squadra che da centrocampo in su è da primissimi posti, qualche difficoltà ce l'hanno in difesa quando manca Claiton".

La crisi della Viterbese?
"Era partita con ambizioni diverse, hanno preso un allenatore d'esperienza come Dal Canto, uno bravo che però non è riuscito nei suoi intenti. Così come accaduto anche con il secondo cambio in panchina. Io ho ricordi bellissimi anche se sono stato poco tempo. L'augurio che faccio alla società e a tutto l'ambiente è di poter riprendersi da questa situazione difficile e ci possa essere un cambio di rotta. Ci sarà da sistemare qualcosa nella costruzione della rosa, ma a livello individuale ci sono buoni giocatori".

Chiudiamo con la Juve Stabia: anch'essa ha vissuto l'esonero di Novellino e l'avvento di Sottili.
"Alla Juve Stabia è arrivato un tecnico di spessore, con altrettanti uomini dello staff di grande competenza. Possono dare sicuramente un qualcosa in più di Novellino perché conoscono molto bene la categoria, sono più dentro il mondo della Serie C. Forse con Novellino qualcosa con la squadra non ha funzionato, non c'è stata quella unità di intenti necessaria. Sono sicuro che con Sottili le cose cambieranno, anzi sono già cambiate visto che da quando è arrivato hanno fatto risultati importanti in casa, poi la vittoria contro il Bari la dice lunga su ciò che lo staff tecnico è riuscito a trasmettere".