INTERVISTA TC - Tiribocchi: "Dai calciatori segnali forti, c'è voglia di giocare"

18.05.2020 23:00 di Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Tiribocchi: "Dai calciatori segnali forti, c'è voglia di giocare"
TMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Simone Tiribocchi, ex centravanti di Atalanta, Chievo e Vicenza, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com facendo un punto generale sul campionato di Serie C e la possibilità remota di tornare in campo.

Cosa pensi dello stop del campionato di Serie C?
"Sono contrario e mi dispiace, specialmente nel girone C il campionato era molto interessante. Dopo tanti anni la Serie C aveva fatto registrare una crescita di qualità".

Che momento sta vivendo il Siena?
"Il Siena sta cercando di dare continuità ad un periodo molto difficile della storia calcistica, quest'anno aveva una buona squadra e un ottimo allenatore. Purtroppo nella prima parte di stagione hanno fatto fatica a vincere in casa e quindi ha rallentato sia la squadra in campionato ma soprattutto il ricompattamento dell’ambiente".

Intanto il Vicenza torna in B.
"Vicenza torna in B con una stagione importante ma soprattutto con una programmazione gestionale di alto livello".

Il tuo amico Denis invece trascina alla promozione la Reggina.
"Denis è giocatore forte che può giocare in tutte le categorie. Si adatta, ci mette spirito e qualità quindi l'età non conta. Non mi ha stupito".

La corazzata Monza non ha deluso.
"Il Monza ha fatto qualcosa di straordinario, proprietà forte, squadra di categoria superiore e un bravo allenatore, non era scontato fare un campionato del genere. Negli anni scorsi tante società hanno fatto squadre forti per vincere ma non ci sono riuscite, la differenza del Monza sta nella forza di mettere in campo la qualità di gioco e le competenze di una società di altro livello".

Con che spirito si può tornare a giocare?
"C'è voglia di giocare, credo che una volta che si decida di scendere in campo dopo mezz’ora non si pensi più a quello che è stato ma a giocare. Quello che può variare è come si vivrà la settimana perché inevitabilmente i calciatori, soprattutto quelli con le famiglie, avranno un pochino di timore".

Cosa pensi invece della cassa integrazione per i calciatori?
"Io credo che i calciatori abbiano dato un segnale forte, sia quello di voler tornare a giocare ma soprattutto quello di rinunciare a delle mensilità per le società. Non mi è piaciuto che sia diventato una questione di Stato, secondo me se un presidente parlava con i calciatori si sarebbe trovata subito una soluzione, non doveva diventare affare dei media o altro. Ricordiamoci che oggi i contratti sono diversi, tanti calciatori hanno dei bonus in base a goal, presenze, assist, quindi quei soldi comunque non sarebbero retribuiti se si dovesse fermare il campionato, rimane il fatto che nessuno si è mai tirato indietro".