Stefano Sottili a TLP: "Sarò sempre legato al Carpi. Futuro? Spero in 1^ Divisione. Calcioscommesse? Sono allibito"

Stefano Sottili a TLP: "Sarò sempre legato al Carpi. Futuro? Spero in 1^ Divisione. Calcioscommesse? Sono allibito"TMW/TuttoC.com
Stefano Sottili
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com
venerdì 3 giugno 2011, 19:00Interviste TC
di Claudio Gallaro

La notizia era nell'aria da una decina di giorni e ieri è arrivata l'ufficialità: Stefano Sottili non è più l'allenatore del Carpi. Le strade del club emiliano e del quarantunenne valdarnese si dividono dopo una sola stagione, ma che stagione: promozione diretta in Prima Divisione da matricola e finale di Coppa Italia Lega Pro battendo formazioni ben più blasonate. Un percorso magico, insomma, costellato da tantissime gioie ma che non sono bastate per andare avanti insieme anche nella stagione 2011/2012. "Io e la società siamo arrivati a questa decisione dopo una serie di valutazioni sia di carattere gestionale che sportivo" ha detto Sottili in esclusiva per TuttoLegaPro.com. "E' stata una scelta fatta dopo un confronto sereno col direttore Giuntoli e la proprietà, nel quale è stato analizzato tutto quello che è stato fatto insieme da luglio ad oggi". Una separazione inaspettata, ma comunque amichevole. "Nessuno strascico e nessun rancore - rimarca l'ormai ex mister biancorosso -. Le nostre strade si dividono, ma come avviene di continuo nel mondo del lavoro. Ringrazierò sempre la società per la grande opportunità concessami e credo che lo stesso valga per loro: l'obiettivo promozione è stato centrato e c'è stata la valorizzazione dei giovani a disposizione".

Mister, c'è qualche proposta allettante dietro l'addio al Carpi?

"Assolutamente no. Non ho accordi con altre squadre e finora nessun club mi ha chiamato. La mia avventura è finita perchè non c'era un totale allineamento di idee e progetti tra il sottoscritto e la società. Ciò non toglie che rimarrò sempre legato al Carpi, con cui abbiamo raggiunto degli obiettivi inimmaginabili ad inizio stagione".

Quali argomenti deve portare un club per convincere Stefano Sottili a dire si?

"Vorrei ci fossero persone serie e strutture per lavorare al meglio. Qualunque allenatore chiederebbe questo. Certo, una squadra forte non guasterebbe (ride, ndr), ma considerando la fase che attraversa il mondo del calcio, i mezzi e la credibilità della società siano elementi fondamentali".

Chi vedrebbe bene come suo erede al Carpi? Circolano i nomi di Giannini e Soda...

"Non saprei, è una decisione che spetta alla società. So che Soda ha già lavorato col direttore Giuntoli a Sanremo, però sinceramente non è ho idea. Chiunque arriverà a Carpi avrà tutte le possibilità per lavorare bene e per continuare sulla strada intrapresa quest'anno".

Mister, un pronostico sulla finale Play-Off tra Carrarese e Prato?

"Bella domanda...io dico comunque Carrarese perchè ha due risultati su tre a disposizione. Il Prato ha entusiasmo dopo l'impresa con L'Aquila ed è stata l'unica squadra a battere la Carrarese nella stagione regolare, però avrà sul groppone tre squalifiche pesanti in difesa. Tutti giocatori importanti che sanno come affrontare partite di questo tipo e la cui assenza si sentirà".

Una riflessione sullo scandalo scommesse che ha travolto il mondo del calcio dalla Serie A alla Lega Pro?

"Sono allibito per la capillarità con cui questo fenomeno si è esteso su tutto il territorio nazionale. E' un male gravissimo e una vicenda vergognosa che ha fatto perdere il posto di lavoro a molte persone oneste. Da oggi in poi nasceranno sospetti su ogni episodio e saranno dette malignità sugli errori commessi dai calciatori, ma questo scandalo è dannoso soprattutto per i ragazzi che vogliono avvicinarsi a questo sport. Uno sport che fino a qualche anno fa era il più amato in Italia. Non era il calcio che mi immaginavo da bambino".

Mister, un giocatore del Carpi che porterebbe con sè nella sua prossima avventura?

"Ce ne sono tanti e se ne nominassi uno farei un torto a tanti altri. Due ragazzi che sono sulla bocca di tutti sono Laurini e Bastianoni, ma come dimenticarsi di Di Gaudio, Cenetti, Dascoli e tanti altri".

Mister, speriamo di sentirla presto, magari su una panchina di Prima Divisione.

"Onestamente si, mi piacerebbe confrontarmi con una categoria che mi sono conquistato sul campo. La prossima settimana sosterrò gli esami per il patentino di allenatore a Coverciano, dopodichè aspetterò che il telefono squilli e spero vivamente in una chiamata importante".