Giugliano, Cudini: "Zero punti in tre partite sono una batosta. Capisco i fischi"

Giugliano, Cudini: "Zero punti in tre partite sono una batosta. Capisco i fischi"TMW/TuttoC.com
Mirko Cudini
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 10:30Primo piano
di Valeria Debbia

Terza sconfitta consecutiva per il Giugliano, questa volta nel derby contro il Sorrento. Cosa non ha funzionato in casa gialloblù lo ha spiegato in sala stampa mister Mirko Cudini: "Se guardiamo solo il risultato, è una partita negativa, ma credo sia stata la migliore interpretazione da quando sono qui. Abbiamo giocato a viso aperto contro un Sorrento che ha raccolto meno di quanto meritasse. I dettagli hanno fatto la differenza: abbiamo concesso poco, ma non siamo stati incisivi negli ultimi venti metri. Abbiamo costruito bene, ma ci è mancata lucidità e scaltrezza in zona gol".

Si è notata, però, una mancanza di spirito battagliero, con confusione e sfiducia nel finale: "Non condivido. A Cosenza ho visto poca lucidità e convinzione, ma stasera la squadra ha applicato quanto provato in settimana. Dobbiamo migliorare in intensità, trasmissione di palla e decisione nell’attaccare la porta, ma ho visto un buon atteggiamento. La frenesia per il risultato ci ha fatto perdere i tempi di gioco, ma non parlerei di sfiducia".

I problemi sembrano arrivare dalla zona centrale, con De Rosa apparso fuori forma e un centrocampo che non propone: "De Rosa non è ancora in condizione per fare l’interno di centrocampo. L’ho schierato davanti per dargli minutaggio e una gestione diversa della palla, essendo la sua prima partita da titolare. Balde ha giocato poco per necessità: Ibu è rientrato ieri dopo un viaggio e ha fatto solo 10 minuti. Le scelte di oggi (ieri, ndr), come il 3-5-2, hanno penalizzato gli esterni d’attacco, ma erano dettate dalla necessità di coprirci contro le transizioni del Sorrento".

Nel secondo tempo si è vista confusione, con iniziative isolate e poche giocate associative: "Se è un problema di automatismi o di mentalità? La frenesia per il risultato ci ha portato fuori dai tempi di gioco. Negli ultimi 20 metri, giocatori come Njambe devono migliorare nel puntare l’avversario, e Borello deve essere più incisivo. Non parlerei di mancanza di principi, ma di una necessità di essere più precisi e lucidi nella rifinitura".

La squadra sembra più pericolosa in transizione rapida: "Se può essere una chiave per migliorare, anche in partite a ritmo più basso? Abbiamo qualità per le transizioni, ma non possiamo giocare solo così. Dobbiamo imparare a fare la partita quando gli avversari ci lasciano spazi. Il Sorrento è pericoloso in transizione, e oggi non siamo stati bravi a limitarli. Serve equilibrio tra costruzione e rapidità per essere più incisivi. Cosa manca per tradurre il bel gioco in punti? Serve maggiore conoscenza delle situazioni e delle trame di gioco per avere lucidità e tranquillità. Abbiamo cambiato modulo, dal 4-2-4 col Cosenza e Salernitana al 3-5-2 di oggi, per adattarci. I difensori e i quinti hanno fatto bene, ma ci manca incisività in zona offensiva. Dobbiamo essere più logici e precisi".

Dopo tre sconfitte in una settimana, i prossimi appuntamenti saranno contro Trapani e Catania: "Zero punti in tre partite sono una batosta. Bisogna lavorare sull’aspetto mentale e sugli automatismi in campo. Da domani (oggi, ndr) analizzeremo la partita e ci prepareremo per la prossima, puntando a migliorare il rapporto tra i reparti e la produttività. Non ci sono altre strade che il lavoro sul campo".

Il pubblico ha rumoreggiato e contestato: "Quanto tempo serve per vedere il Giugliano che desidero? Capisco i fischi, i tifosi sono obiettivi: ci hanno applaudito dopo la Salernitana, oggi ci hanno contestato. I ragazzi ce la mettono tutta, ma dobbiamo trasformare i fischi in applausi con i risultati. Non so dire quando vedremo un Giugliano armonioso, ma nelle mie esperienze i frutti arrivano con il tempo. Qui dobbiamo accelerare, perché quattro partite non bastano per costruire tutto".