Giugliano, Cudini: "Zero punti in tre partite sono una batosta. Capisco i fischi"

Terza sconfitta consecutiva per il Giugliano, questa volta nel derby contro il Sorrento. Cosa non ha funzionato in casa gialloblù lo ha spiegato in sala stampa mister Mirko Cudini: "Se guardiamo solo il risultato, è una partita negativa, ma credo sia stata la migliore interpretazione da quando sono qui. Abbiamo giocato a viso aperto contro un Sorrento che ha raccolto meno di quanto meritasse. I dettagli hanno fatto la differenza: abbiamo concesso poco, ma non siamo stati incisivi negli ultimi venti metri. Abbiamo costruito bene, ma ci è mancata lucidità e scaltrezza in zona gol".
Si è notata, però, una mancanza di spirito battagliero, con confusione e sfiducia nel finale: "Non condivido. A Cosenza ho visto poca lucidità e convinzione, ma stasera la squadra ha applicato quanto provato in settimana. Dobbiamo migliorare in intensità, trasmissione di palla e decisione nell’attaccare la porta, ma ho visto un buon atteggiamento. La frenesia per il risultato ci ha fatto perdere i tempi di gioco, ma non parlerei di sfiducia".
I problemi sembrano arrivare dalla zona centrale, con De Rosa apparso fuori forma e un centrocampo che non propone: "De Rosa non è ancora in condizione per fare l’interno di centrocampo. L’ho schierato davanti per dargli minutaggio e una gestione diversa della palla, essendo la sua prima partita da titolare. Balde ha giocato poco per necessità: Ibu è rientrato ieri dopo un viaggio e ha fatto solo 10 minuti. Le scelte di oggi (ieri, ndr), come il 3-5-2, hanno penalizzato gli esterni d’attacco, ma erano dettate dalla necessità di coprirci contro le transizioni del Sorrento".
Nel secondo tempo si è vista confusione, con iniziative isolate e poche giocate associative: "Se è un problema di automatismi o di mentalità? La frenesia per il risultato ci ha portato fuori dai tempi di gioco. Negli ultimi 20 metri, giocatori come Njambe devono migliorare nel puntare l’avversario, e Borello deve essere più incisivo. Non parlerei di mancanza di principi, ma di una necessità di essere più precisi e lucidi nella rifinitura".
La squadra sembra più pericolosa in transizione rapida: "Se può essere una chiave per migliorare, anche in partite a ritmo più basso? Abbiamo qualità per le transizioni, ma non possiamo giocare solo così. Dobbiamo imparare a fare la partita quando gli avversari ci lasciano spazi. Il Sorrento è pericoloso in transizione, e oggi non siamo stati bravi a limitarli. Serve equilibrio tra costruzione e rapidità per essere più incisivi. Cosa manca per tradurre il bel gioco in punti? Serve maggiore conoscenza delle situazioni e delle trame di gioco per avere lucidità e tranquillità. Abbiamo cambiato modulo, dal 4-2-4 col Cosenza e Salernitana al 3-5-2 di oggi, per adattarci. I difensori e i quinti hanno fatto bene, ma ci manca incisività in zona offensiva. Dobbiamo essere più logici e precisi".
Dopo tre sconfitte in una settimana, i prossimi appuntamenti saranno contro Trapani e Catania: "Zero punti in tre partite sono una batosta. Bisogna lavorare sull’aspetto mentale e sugli automatismi in campo. Da domani (oggi, ndr) analizzeremo la partita e ci prepareremo per la prossima, puntando a migliorare il rapporto tra i reparti e la produttività. Non ci sono altre strade che il lavoro sul campo".
Il pubblico ha rumoreggiato e contestato: "Quanto tempo serve per vedere il Giugliano che desidero? Capisco i fischi, i tifosi sono obiettivi: ci hanno applaudito dopo la Salernitana, oggi ci hanno contestato. I ragazzi ce la mettono tutta, ma dobbiamo trasformare i fischi in applausi con i risultati. Non so dire quando vedremo un Giugliano armonioso, ma nelle mie esperienze i frutti arrivano con il tempo. Qui dobbiamo accelerare, perché quattro partite non bastano per costruire tutto".
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