Intervista TC

Pescara, Brosco: "Baldini è riuscito a farci credere in qualcosa che sembrava impensabile"

Pescara, Brosco: "Baldini è riuscito a farci credere in qualcosa che sembrava impensabile"TMW/TuttoC.com
Riccardo Brosco
Ieri alle 20:30Primo piano
di Raffaella Bon

Da tre stagioni al Pescara, il difensore Riccardo Brosco ha coronato il sogno di tornare in Serie B con la maglia del Delfino. Ai microfoni di TuttoC.com racconta questa magica stagione.

Quest’anno facevi parte dello zoccolo duro della scorsa stagione? Com’è stato ripartire dopo il dispiacere dello scorso anno?
"Sì, facevo parte dello zoccolo duro dell’anno scorso, così, come quello di tre anni fa. Sono stati tre anni molto diversi. Il primo anno ero sceso dalla B con grande entusiasmo ed è stato un anno bello, ma purtroppo abbiamo incontrato una squadra che ha fatto tantissimi punti e quindi ci eravamo un po’ staccati. Poi abbiamo fatto benissimo, ma è finita con la maledizione dei rigori a Foggia, un po’ quella che ci siamo ripresi quest’anno. Secondo me eravamo un po’ in debito con la fortuna".

Sei un classe 1991: alla tua età, una vittoria così che peso ha?
"A 34 anni una vittoria così ha un peso importante perché mi dà ancora la voglia di spingere forte sull’acceleratore e di rifare un campionato di B, che non facevo da tre anni, anche se l’ho fatto per 13 anni".

Quanta voglia hai di fare la B?
"Ho voglia di misurarmi ancora con la B e penso di potercela fare tranquillamente".

Mister Baldini da questa estate ci ha sempre creduto. Aveva anche lei la stessa sensazione?
"Mister Baldini ci ha sempre creduto fin dall’inizio, anche quando non ci credeva nessuno, quando non erano stati ancora fatti i primi acquisti. Lui l’ha sempre detto: ci credeva, bastava credere nel suo lavoro e nelle sue parole. Noi, all’inizio, eravamo un po’ scettici, soprattutto in ritiro, poi, conoscendolo bene, abbiamo visto una persona vera e ci abbiamo creduto, tutti insieme".

Con Pellacani siete considerati la migliore coppia di centrali di Lega Pro...
"Sì, con Pellacani, secondo me, siamo la migliore coppia della Lega Pro, perché siamo affiatati, lui ha le sue caratteristiche, io ho le mie, che si completano perfettamente. Lui è più aggressivo sull’anticipo, io sono più di lettura, più forte nei colpi di testa. Quindi, secondo me, siamo sicuramente la coppia meglio assortita della Lega Pro quest’anno, ma penso che potremmo far bene anche l’anno prossimo".

Possiamo dire che ha trovato la sua seconda giovinezza a Pescara, da quando è arrivato nel 2022?
"Sì, comunque, come ti dicevo prima, a Pescara ero sceso per riuscire a portare la squadra in serie B e finalmente dopo tre anni ci sono riuscito. Quindi, sì, la considero la mia seconda giovinezza perché mi ha dato un sacco di entusiasmo".

È stata una vittoria del gruppo e della vostra coesione?
"Sicuramente, la forza di quest’anno è stato il gruppo perché fin dal ritiro si è creato un gruppo fantastico di ragazzi giovani e di esperti, che ha creato unione sia fuori che dentro il campo. Penso che lo si sia visto nelle partite: dove c’era da soffrire, abbiamo sofferto tutti insieme, anche chi entrava dalla panchina ha sempre fatto la differenza. Questo è stato un fattore soprattutto ai playoff e nella finale si è visto ciò che sappiamo fare".

Il vostro portiere, Alessandro Plizzari, si è sacrificato per voi in finale, rimanendo in campo nonostante l’infortunio, mostrando grande carattere e sottolineando la forza del gruppo...
"Gli addetti ai lavori sanno da tanto tempo che Plizzari è un giocatore di altre categorie, ma non parlo neanche di B, parlo di serie A, perché secondo me è uno dei migliori portieri italiani in circolazione. E lo ha fatto vedere, non solo nell’ultima partita, ma in un campionato strepitoso. Chi ha seguito il campionato del Pescara, sa che quella prestazione non è venuta per caso, ma viene da tante partite fatte benissimo".

Baldini è una grande persona, ma me lo descriva lei?
"Ti dico che Baldini è, come ti ho detto prima, non solo un bravissimo allenatore e meticoloso a livello tattico, ma è una grande persona perché è riuscito a farci credere in qualcosa che sembrava impensabile. E c’è riuscito dal lato umano, riuscendo a entrarci dentro, perché è una persona vera che ti dice le cose in faccia, schiettamente, ma che però ha anche un lato in cui comprende e conosce molto bene le dinamiche del calcio. Questo ha fatto sì che tutto il gruppo ha dato l’anima e ha dato tutto se stesso per lui. Questo sicuramente ha fatto la differenza".