Pescara, Letizia: "Promozione inaspettata, non eravamo la favorita"

Per parlare della promozione in Serie B ottenuta attraverso i playoff, i microfoni di TuttoC.com hanno intervistato il terzino biancazzurro Gaetano Letizia.

La quarta promozione in carriera che emozione è stata?

"Ogni promozione porta con sé grandi emozioni, che difficilmente dimentichi nella vita. Paradossalmente però la prima con il Carpi, e quest’ultima con il Pescara sono state le più significative. Paradossalmente perché le altre due promozioni, erano ormai scritte. Perché sia con il Carpi che con il Benevento abbiamo scritto la storia a suon di record, verso la promozione nella massima serie. Mentre questa con il Pescara é stata una promozione inaspettata, sofferta. Di certo non eravamo noi la favorita, e le cose inaspettate si sa sono le più belle".

Ci ha sempre creduto come Baldini?

"Il mister Baldini ci ha sempre creduto, ed é stato proprio lui a trasmetterci la consapevolezza che potevano riuscirci. Quando sono arrivato a Gennaio, il Pescara attraversava un po’ un momento di crisi. Non ci credo così tanto come il mister, però lo volevo fortemente. Desideravo portare un mio contributo alla squadra per centrare l’obiettivo, e in più non le nascondo che volevo anche un riscatto personale".

Il suo arrivo è stato voluto dal ds Foggia.

"I miei rapporti con il direttore Foggia vanno oltre a quelli calcistici. Ed é anche grazie a lui se ho potuto vivere questo riscatto. Mi hai cercato dai primi giorni di calciomercato, e in questo mondo non é scontata la riconoscenza.  E come già detto in precedenza, questo mio ringraziamento va anche al direttore Andrea Ferretti della FeralpiSalò. E infine vorrei anche ringraziare il mio avvocato Flavia Tortorella, che oltre ad essere una grande professionista é anche una persona umana, dal cuore grande. Lei é di Pescara, e mi ha sempre parlato bene della società. Il giorno in cui sono arrivato a Pescara, l’ho trovata lì in sede, senza che lo sapessi, pronta a riabbracciarmi". 

Il suo contributo nei playoff é stato determinante.

"Sapevo che c’erano delle aspettative su di me, anche perché il mercato di Gennaio é sempre un mercato di riparazione. Sono felice di aver dato il mio contributo, di essere stato un valore aggiunto a quel fantastico gruppo che già c’era. Non nego che segnare é sempre bello, poi così nelle fasi finali dei playoff lo é ancora di più. E correre sotto quella curva per me é stata una vera liberazione, per tutto ciò che avevo dentro".

A Pescara una seconda giovinezza?

"Pescara mi ha subito riacceso quella fiammella che sentivo che si stesse spegnendo. Mi sono subito sentito importante per il gruppo, i ragazzi, mister e staff mi hanno trasmesso questo. Ed era proprio quello di cui avevo bisogno.  Posso dire infatti di essere rinato in questi mesi a Pescara".

Possiamo definirla la vittoria del gruppo?

"La vittoria é sicuramente del gruppo. Infatti ad ogni passaggio di turno pensavo al gruppo, e mi dicevo, lo meritiamo. É difficile trovare un gruppo privo di competizione l’uno verso l’altro. C’era davvero un’unità di intenti, come se fossimo un’unica cosa".

Plizzari in finale è stato eccezionale...

"Plizzari é una grandissimo professionista, che potrà fare una grande carriera.  Non mi sono meravigliato delle sue parate ai rigori finali. Infatti durante i supplementari gli dicevo “Ti portiamo ai rigori, perché sono sicuro che tu ce la farai vincere”. E così é stato. (Potete chiederlo anche a lui )Conosco bene i suoi valori, sia professionali che umani".

Come descriverebbe Baldini?

"Mister Baldini rientra tra i mister che mi hanno segnato durante la mia carriera. É una persona dai grandi valori, che riesce a trasmetterli con grande facilità. Sa sempre toccare le corde giuste, perché fa sempre parlare il cuore. Sono davvero legato a lui, e il mio desiderio è di poter vivere ancora un’annata con lui.  Questa cosa che sto per dire farà sorridere ma é la verità, sono passati solo pochi giorni ma mi manca non vederlo. Inoltre con lui ha un gradissimo staff, da Mattia, Diego ad arrivare ai due prof Alessandro e Carlo".