1^ Divisione, per il Como un ... Ciotola di felicità

Dove non poté il gioco...ecco i singoli. La vittoria di oggi del Como ai danni di un Carpi ordinato nel suo elementare ma sempre efficace 4-4-2 vede la firma nitida di due giocatori ormai imprescindibili nell'architettura della squadra lariana: Nicola Ciotola e Marco Giambruno, il primo frizzante esterno che sta ritrovando la condizione dopo un avvio di torneo quasi in sordina, il secondo eroico portiere che caccia in gola l'urlo di gioia dei modenesi in almeno tre limpide occasioni da gol nonostante un infortunio. Le due formazioni hanno sostanzialmente dimostrato di meritare le rispettive (buone) posizioni di classifica, e a decidere per il colore azzurro è stato più che altro un episodio fortuito. Ma nell'arco di un campionato, si sa, servono anche queste...fortune, e la fortuna non sceglie quasi mai il primo che passa ma quasi sempre giocatori coraggiosi e soprattutto di qualità. Nicola Ciotola, esterno napoletano classe '84 (con un passato che si snoda tra Juve Stabia, Taranto, Hellas, Avellino e Pisa), è indubbiamente uno di questi, almeno per la suddetta categoria.
E' Bova a sostituire lo squalificato De Paola per la formazione emiliana, mentre tre sono le assenze di rilievo in casa azzurra: Diniz (la cui maglia viene indossata da Zullo), Bardelloni (Ciotola-Filippini sarebbe stata in ogni caso la coppia di esterni offensivi più logica) e Toledo, altro giocatore di “categoria superiore” ma che in riva al lago deve trovare una sua identità e, prima ancora, una sua posizione in campo.
Due sconfitte consecutive (tre considerando la coppa) lasciano il segno nei giocatori azzurri che approcciano la partita non nel migliore dei modi subendo così le iniziative delle punte emiliane: primi venti minuti all'insegna del duello Eusepi-Giambruno vinto abbondantemente dal secondo con un paio di buone chiusure (al 6' e al 20'), una prestazione pagata a caro prezzo visto lo stiramento che lo limita per l'ultimo quarto d'ora della prima frazione e per l'intera ripresa. Per i locali basta segnalare il continuo rumoreggiare della tribuna per capire il periodo del Como: una fase della stagione fatta di tanti cross che si perdono dall'altra parte del campo (come quello proposto da Ciotola al 34'), fase offensive spesso troppo “ragionate” e, in definitiva, la quasi totale assenza di tiri nello specchio della porta difesa da Bastianoni.
Alla ripresa delle ostilità bisogna attendere un quarto d'ora per sporcare il taccuino, ma l'uno-due tra Carpi e il Como vale senza dubbio il primo freddo di stagione: al 60' Cesca angola troppo sul secondo palo dopo una bella discesa sulla sinistra, due minuti più tardi è Ciotola a guadagnarsi i titoli sulle prime pagine con tiro-cross che trova dapprima l'interno del palo e quindi la rete per il decisivo vantaggio lariano. Era un tiro? Era un cross? Mentre gli “esperti” della severa tribuna centrale del “Sinigaglia” sentenziano senza possibilità di appello, il Como soffre il cambio di gioco dei modenesi che provano con lanci lunghi a scavalcare il centrocampo per sfruttare la fisicità di Eusepi, Cesca e del neo-entrato Pietribiasi, attaccanti che più volte impegnano la linea difensiva lariana sul filo del fuorigioco. L'occasione per il raddoppio in realtà c'è (Lewandowski al 79'), ma le emozioni arrivano dalla curva dei tifosi lariani, sotto la quale Giambruno assurge ad eroe negando il gol ad Eusepi al 91': tiro in verità centrale e non imparabile, ma la perfetta chiusura del portiere azzurro rivela almeno spirito di sacrificio, freddezza e senso della posizione, che per un portiere rappresentano già buona parte della “cassetta degli attrezzi”.
Il dilemma di cui sopra è svelato in sala stampa dallo stesso Ciotola, bravo ed anche umile: “In realtà volevo crossare, la conclusione è stata un po' casuale”. La sincera ammissione non toglie nulla ad un gol veramente di ottima fattura e incastonato all'interno di una prestazione di cuore: vale senz'altro per Ciotola che in questo periodo realmente fa la differenza, ma vale in generale per tutta la squadra che prova ad uscire da una fastidiosa mini-crisi pur sapendo che i problemi sono tanti (il gioco ancora manca e, quando c'è, non porta non solo i gol ma nemmeno conclusioni pericolose) e che la squadra vincente di inizio stagione è ancora lontana dall'essere -per così dire- "riesumata". Il Carpi recrimina per l'arbitraggio (contestata l'azione che ha portato al gol per una mancata segnalazione di fallo laterale) ma sinceramente oggi è davvero difficile investire l'arbitro di precise responsabilità se non appuntando una certa difficoltà della giacchetta nera a gestire i (tanti) momenti di nervosismo all'interno dei novanta minuti di gioco. Ma gli emiliani ci sono, nel gioco e negli uomini, e ad ipotizzare un prolungamento di stagione per gli uomini di Notaristefano non si fa certo prova di ignoranza calcistica.
COMO-CARPI 1-0
Como (4-3-3): Giambruno; Ghidotti, Zullo, Urbano, Som; Salvi, Ardito (dal 87' Vicente), Lewandowski; Ciotola (dal 74' Lulli), Ripa (dal 68' Tavares), Filippini. A disposizione: Conti, Ambrosini, Doumbia, Romano. All: Ramella.
Carpi (4-4-2): Bastianoni; Laurini, Cioffi, Bova, Poli; Concas (dal 67' Potenza), Perini (dal 71' Pietribiasi), Memushay, Calamai; Cesca, Eusepi. A disposizione: Mandrelli, Marchi, Pasciuti, Sogus, Di Gaudio. All. Notaristefano.
ARBITRO: Sig. Bindoni di Venezia coadiuvato dai Sigg. Carovigno e Pancrazi. MARCATORE: 62' Ciotola (Co)
NOTE: Ammoniti: Ripa (Co), Perini (Ca), Eusepi (Ca), Lewandowski (Co), Concas (Ca), Salvi (Co), Memushay (Ca), Laurini (Ca). Angoli: 5-4. Recupero: 3' pt.-4' st. Spettatori: 1134 di cui 22 nel settore del Carpi, per un incasso complessivo di 10950 €.
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