Bassano, nel momento positivo grande contributo arriva dagli under

Questa estate la dirigenza del Bassano non aveva altri obiettivi che l'immediato ritorno in Prima Divisione della squadra giallorossa. Claudio Rastelli, tecnico dei veneti, si era preso questa bella responsabilità e sapeva bene a cosa andava incontro. L'inizio a metà agosto (in Coppa Italia) contro la Feralpi Salò al "Mercante" non aveva lasciato preoccupati più di tanto. Quell'1-2 con cui i bresciani (tra l'altro ex squadra di Rastelli, guidata dal 2010 al 2011 con la clamorosa promozione in 1^ Divisione nello stesso anno) ci poteva stare. Il pareggio nell'esordio sul campo del Santarcangelo sembrava però l'avvisaglia di qualcosa che non andava per il verso giusto. Meglio attendere l'esordio casalingo in campionato la domenica successiva contro il Renate. Lo 0-2 con cui le pantere nerazzurre liquidavano i giallorossi non rendeva loro giustizia. Rastelli chiedeva calma, ma i risultati stentavano ad arrivare e la squadra non carburava. La sconfitta esterna di Monza (2-1) seppure arrivata nel finale, ormai era un preciso campanello d'allarme: un punto in tre partite, per una corazzata come il Bassano, era davvero poco. Il tecnico cercava di capire cosa non andasse: gli attaccanti ad esempio non riuscivano a sfondare come dovevano. I veneti hanno un attacco di lusso in Seconda Divisione: Gasparello e Berrettoni, giusto per citarne due, ma non si può dimenticare Longobardi e Correa, vera chiave di volta della svolta del club.
Ed è proprio dallo spostamento dell'argentino un po' più indietro, con il compito di far partire l'azione che ha rivoltato come un calzino la stagione dei giallorossi. La sconfitta di Mantova ha convinto l'allenatore che la mossa andava fatta in maniera immediata. Dalla trasferta di Coppa Italia contro il Treviso (0-2) il gaucho ha iniziato a lavorare con un raggio d'azione di quaranta metri più basso, e da lì ha avuto inizio la rincorsa, la quale è ancora in atto. E' storia di domenica lo 0-2 con cui il Bassano ha espugnato il "Mancini" di Fano. Sei vittorie nelle ultime sette partite: solo il Valle D'Aosta, tra le mura amiche (per modo di dire, visto che i valligiani giocano le proprie partite interne a San Giusto Canavese) ha fermato questa autentica macchina da guerra.
Ci sono anche i giovani a dar lustro a questo momento magico dei veneti: sono ben quattro gli "under" che hanno finora dato il loro contributo per la risalita. L'ultimo è stato ieri Mattia Proietti, centrocampista classe '92, contro i marchigiani (0-2). Prima di lui era stata la volta di Filippo Stevanin, difensore classe '94 contro il Bellaria (4-1). Gianmarco Conti, centrocampista di interdizione classe '92 contro l'Alessandria (1-0). Tommy Maistrello, attaccante classe 1993 a segno contro il Castiglione (1-1). Per chiudere con Michele Barbieri, difensore del '92, andato a segno in Coppa Italia contro il Portogruaro.
La vetta è ora a cinque punti, il campionato è molto lungo e nulla è precluso. I giovani danno un contributo importante (sono tre obbligatori ogni domenica per poter accedere al contributo elargito dalla Lega Pro) in questo periodo del Bassano. Rastelli sembra aver trovato la quadratura del cerchio tra giocatori esperti e quelli alle prime esperienze, i risultati sono solo una conseguenza di questo filotto positivo.
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