Bassano, pres. Rosso: "Mancata la mentalità vincente, inabissati da soli. Il prossimo anno faremo di più ma non come il Venezia. Deluso sul piano umano da qualche giocatore..."

Bassano, pres. Rosso: "Mancata la mentalità vincente, inabissati da soli. Il prossimo anno faremo di più ma non come il Venezia. Deluso sul piano umano da qualche giocatore..."TMW/TuttoC.com
© foto di Uff. Stampa Bassano Virtus
sabato 20 maggio 2017, 20:20Altre news
di Sebastian DONZELLA

Una stagione sofferta in quel di Bassano ma non per questo da buttare. Anche perché, tra tante difficoltà, è arrivata la terza partecipazione consecutiva ai play-off. Il patron dei veneti, Stefano Rosso, ha voluto analizzare in una lunga conferenza stampa il campionato appena concluso dopo l'eliminazione per mano del Pordenone. Queste le sue considerazioni, riprese dal sito ufficiale giallorosso: "Se analizziamo l'obiettivo secco che ci eravamo posti, tendenzialmente l'abbiamo centrato. Tuttavia se analizziamo la squadra e il nostro percorso ad inizio campionato ci aspettavamo sicuramente qualcosa in più, non tanto nella posizione in classifica, ma nell'incapacità di riuscire a compiere un passo in avanti nella mentalità. Questo ci ha frenato nel fare un salto ulteriore. L'obiettivo della nostra società deve essere quello di migliorare sempre, l'aspettativa era di crescere nella mentalità vincente e questo obiettivo, purtroppo, l'abbiamo mancato. Non avevamo la pressione data dal dover ottenere un risultato a tutti i costi, ma ci siamo inabissati da soli. E' una stagione che sicuramente ci aiuterà a crescere. 
In tal senso la gara di Pordenone penso sia stata l'emblema della stagione, abbiamo giocato piuttosto benino, ma gli altri avevano più fame, erano organizzati, hanno fatto il minimo indispensabile, ci hanno fatto 2 gol e sul finale hanno creato ulteriori occasioni e noi non li abbiamo mai realmente impensieriti. Dovremo migliorare sotto questo aspetto nella prossima stagione. Determinazione e concretezza".

A proposito della stagione che verrà, questo il Rosso-pensiero: "Dopo averne parlato anche con il Direttore e con i nostri soci, la linea guida per il prossimo anno si basa sulla volontà di fare qualcosa in più e questo non significa costruire una squadra come il Venezia di questa stagione, ma portare quello che a questa squadra al momento manca: un po' di esperienza, un po' di malizia, un po' di testa. Abbiamo avuto gamba e cuore, ma al momento di dare ulteriore continuità siamo venuti a mancare. Questo può essere dipeso da diversi fattori: dalla società che magari ha fatto delle scelte che hanno creato un po' di scompiglio in spogliatoio o magari anche dagli stessi giocatori che sono stati meno squadra. Possono esserci stati diversi motivi, certo è che il prossimo anno cercheremo di fare degli investimenti affinché quanto accaduto quest'anno non si ripeta".

Intanto la società, anche grazie all'ottimo lavoro svolto dagli uffici interni, è riuscita a crescere sia nel numero di spettatori, soci e sponsor: "La nostra volontà è quella di continuare con ambizione, non avremmo messo la faccia sul progetto stadio e sulla ricerca di un centro sportivo, se non sapessimo che abbiamo con noi un network di persone che ci supportano. Cerchiamo di gestire la società in maniera oculata, ma siamo consapevoli del fatto che questo non può prescindere da alcuni investimenti, soprattutto in termini di strutture. Vogliamo che il Bassano Virtus sia a tutti gli effetti la squadra della città, questo è l'obiettivo principale che ci siamo posti".

La Serie B non è arrivata sul campo ma il club giallorosso sta lavorando con gli esperti della cadetteria per risolvere la questione stadio, con un velodromo di troppo: "Tra poco sapremo gli esiti dell'analisi di pre-fattibilità sulla sostenibilità del progetto. Questa società se vuole crescere deve poter contare su una struttura diversa rispetto a quella attuale. Mi fa sorridere questa battaglia a tutti i costi sul Mercante, che allo stato attuale è destinato a diventare obsoleto ed inutilizzabile sia per noi che per i ciclisti. Non è una lotta tra sport diversi, semmai la soluzione dovrebbe essere quella di cercare di sviluppare un altro velodromo, non rimanendo aggrappati ad una struttura del passato, ma investendo sul futuro con progetti strutturati. La nostra è solo una presa di coscienza, vogliamo sviluppare il nostro progetto investendo sulle strutture, per poter così continuare a crescere come società".
 

Spazio anche alle questioni tecniche, a partire da mister Bertotto, arrivato a metà stagione: "Faremo un'analisi e capiremo se esistono le premesse da ambo le parti per continuare o meno. Il mister è arrivato con una squadra già costruita, dovremo fare diverse valutazioni, mettendo tutti gli elementi sul tavolo. Abbiamo del tempo ed è giusto utilizzarlo al fine di prendere la scelta migliore".
 
Un'analisi anche sui giocatori che hanno disputato un buon campionato: "Nonostante l'annata difficile ce ne sono diversi che mi hanno impressionato, tra i quali cito Michael Fabbro, Mattia Minesso, Nicolò Bianchi, Francesco Grandolfo e Nicola Bizzotto, che si è ripreso da un momento difficile, anche di confusione tra noi e lui. Penso che tutto il trambusto che c'è stato l'abbia comunque portato ad una maturazione ulteriore, sono felice perché ho trovato una persona, prima che un giocatore, che ha fatto molti passi avanti nelle ultime settimane. Il rammarico è di non averlo avuto in campo a Pordenone, non per motivi tecnici, ma per la mentalità che avrebbe trasmesso ai compagni e sono sicuro che sarebbe potuta andare diversamente anche la gara.
Gashi? E' arrivato in sordina, ha fatto bene, le motivazioni fanno sempre la differenza. C'è chi ha fame, determinazione e voglia di dimostrare e chi si accontenta, è questo che fa la differenza. Bisogna sempre puntare in alto per potersi migliorare".

Chiusura al pepe sulle delusioni: "Alcune sul piano umano da parte di qualche giocatore. Vorrei che tutti si assumessero le proprie responsabilità, noi ci abbiamo sempre messo la faccia, altri magari no. Chi ci ha messo la faccia ed è rimasto, è cresciuto. Negli ultimi mesi ho sentito diverse critiche nei confronti di società e direttore, troppo spesso alcuni tifosi hanno difeso chi è andato via o chi magari non c'era, in altre piazze chi si tira indietro viene criticato e crocifisso dai tifosi stessi. Poi però ci sono fortunatamente molti tifosi che ci sono sempre stati vicini a prescindere dai risultati, penso ad alcuni tifosi magari meno "social" come i Fedelissimi o al Gruppo Grappa che si sono fatto molti chilometri per seguirci in trasferta, o altri tifosi ancora che spesso ci hanno supportato e seguito. Ecco, sarebbe bello continuare a crescere tutti insieme: forza Bassano!".