Benevento, ok dalla giunta: lo stadio comunale diventa il "Ciro Vigorito"

In tempi record, sono passati appena sette giorni dalla scomparsa dell'amministratore delegato del Benevento, lo stadio Santa Colomba di Benevento, inaugurato nel 1979, diventa ufficialmente il "Ciro Vigorito". Mai come in questa vicenda, dunque, il sentimento di commozione per la morte di uno dei due patron del sodalizio giallorosso è riuscito ad accomunare tifosi, popolazione ed istituzioni. Lo stadio cittadino, realizzato dal mitico presidente dell'Ascoli Costantino Rozzi, trova dunque, a trent'anni dalla sua nascita, la sua piena identità. Un riconoscimento indubbiamente importante per tutto il lavoro svolto dalla famiglia Vigorito in questi suoi quattro anni di gestione. Ciro Vigorito, napoletano di nascita e residente ad Avellino, in pochi anni è riuscito a meritarsi un onore cui non era arrivato nessun beneventano doc. D'altronde, i Vigorito erano stati chiari sin dall'inizio: veniamo nel Sannio per scrivere la storia. Non sono riusciti, ad oggi, a regalare ai supporters giallorossi quella serie B mai conquistata e soltantno sfiorata, accarezzata, due stagioni fa. Ma nella storia ci sono già. E tra decenni, quando una nuova leva di sportivi beneventani si recherà allo stadio per sostenere il tanto amato stregone e il ricordo della sfortunata finale play-off persa in casa col Crotone si sarà ormai perso nel tempo, nessuno avrà mai dimenticato, nè potrà mai farlo, Ciro Vigorito.
“Si tratta di un atto amministrativo - ha dichiarato il sindaco della città Fausto Pepe - deliberato all’unanimità che vuole interpretare il sentimento estremamente diffuso tra la cittadinanza beneventana, di appassionati sportivi e no, che hanno partecipato al dolore per la scomparsa di Ciro Vigorito". Ed è, in effetti, quello che è accaduto. Già nelle prime ore successive alla notizia della sua scomparsa, sui forum dei tifosi sanniti, su facebook, lungo i vicoli della città, partivano iniziative spontanee per intitolare lo stadio a Ciro Vigorito. "Non vogliamo piazze o stradine. Il suo nome dovrà diventare quello del nostro stadio". Nessuno è stato accontentato perchè tutti lo hanno voluto. Una constatazione pacifica che trova riscontro nella velocità con cui si è arrivati a questa decisione. Tutti d'accordo, dunque. Adieu Santa Colomba.
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