Calcagno: "Serie C torneo vero, le seconde squadre daranno una mano"

Intervistato da TMW, in occasione dell'apertura del calciomercato estivo a Rimini, il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori Umberto Calcagno, ha detto la sua sulle problematiche che affliggono il nostro calcio: “Le statistiche parlano chiaro: i nostri ragazzi dai 19 anni in poi si perdono. Le seconde squadre ci hanno già dato e ci daranno ancora una mano. Il fatto di poter competere in un campionato vero, come oggi è la Serie C, migliora e velocizza la maturazione di chi ha talento. Però non basta. Dobbiamo cercare di capire, partendo dalla base, se stiamo insegnando calcio nel modo migliore. Abbiamo sbagliato impostazione, oggi anche nei settori giovanili si scimmiotta tutto quello che si fa per le prime squadre: non c’è più cultura e bisogna lavorare sui formatori. Dobbiamo cambiare mentalità. Ai miei tempi avevamo allenatori che facevano di mestiere questo, non erano di passaggio per poi ambire ad allenare le prime squadre. Dobbiamo tornare a questo e a una cultura diversa”.
I contratti salgono da cinque a otto anni.
“Si parte dalla possibilità che un calciatore sia d’accordo. Credo che non sarà un grande sconvolgimento, immagino che tutto vada coordinato con quello che sta succedendo a livello unionale dalla sentenza Diarra in poi. Oggi non possiamo più ragionare a livello domestico, ma dobbiamo pensare a un contesto molto più ampio”.
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