Chiodini e il Brescia dei record: "Qualità incredibile"

Dalla promessa della ginnastica artistica al leader della difesa biancazzurra che dominò la Serie C1: Sandro Chiodini, 66 anni, ripercorre la stagione trionfale che portò il Brescia alla promozione dopo il 3-1 nello spareggio col Piacenza. Un’annata indimenticabile, fatta di solidità difensiva, qualità in ogni reparto e la guida carismatica di Pasinato. Chiodini si è raccontato sulle colonne di BresciaOggi: "La nostra retroguardia non aveva rivali. Ma tutta la rosa era di una qualità incredibile: fu costruita l’anno prima. Orrico cambiò tutta la squadra e gettò le basi del Brescia che dominò la C e la B. Nell’estate dell’84 arrivarono Pasinato in panchina, Maragliulo, Ascagni, Mulinacci in campo.
Avere avuto Orrico nella fase clou della carriera è stata la mia fortuna: uomo preparatissimo, stava molto attento al peso, ci metteva sulla bilancia due volte alla settimana. Con lui dominammo la C2, pressing e fuorigioco sistematico: un calcio modernissimo. Poi arrivò Pasinato: meno lavoro fisico rispetto a prima, ma grande tranquillità e un gruppo già fortissimo. Un campionato straordinario, merito dei giocatori, del tecnico e di una società organizzatissima. Non prendevamo gol e nel calcio, se non ne prendi, te ne basta uno per vincere. La nostra difesa era il segreto, ma anche centrocampo e attacco non avevano eguali".
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