Eccellenza, Zamparini: "Aiuto la Triestina a tornare in Lega Pro e poi la compro"

La gloriosa Triestina (oltre 20 stagioni in massima serie e altrettante in cadetteria) ha subìto quest'estate l'onta del fallimento, ed è stata costretta a ripartire, per la prima volta nella sua storia, dall'Eccellenza, col nome di Unione Triestina 2012. Attualmente è seconda in classifica e domani sera giocherà contro la capolista Monfalcone uno scontro diretto fondamentale.
Intanto, alcune parole che infondono speranza arrivano da Maurizio Zamparini, imprenditore friulano e proprietario del Palermo: secondo le dichiarazioni riportate dal sito del quotidiano Il Piccolo, il vulcanico presidente rosanero ha intenzione di riportare gli alabardati nel calcio che conta.
Zamparini era passato per Trieste a metà dicembre, quando già c'era l'idea di intraprendere un progetto-Triestina. Di recente è tornato da solo nel capoluogo, confermando le sue intenzioni: "Ho preso un impegno davanti al sindaco, che tiene molto a una risalita della Triestina, e alla città. Anche il Palermo è molto interessato a un accordo che rimane valido e porteremo avanti. Quindi nessun passo indietro. Anzi. E poi con Trieste ho un legame affettivo. È vicina a casa mia, ci porto mio figlio a scuola. L’operazione entrerà nel vivo quando la società sarà rientrata tra i professionisti, quindi almeno in Lega Pro. A quel punto io acquisterò il 70-80% delle quote. Sono pronto anche oggi a sottoscrivere l’accordo con gli attuali soci. Nel frattempo, daremo alla società tutto il supporto tecnico e le risorse necessarie per raggiungere l’obiettivo".
Le risorse potrebbero coincidere con alcune sponsorizzazioni, mentre il supporto tecnico potrebbe essere dato mandando in Friuli alcuni giocatori dalla Sicilia. Finora, però, da Palermo non è arrivato nessuno, nonostante già a inizio dicembre l'ex ds rosanero Lo Monaco abbia visitato Trieste. Zamparini spiega: "È difficile far accettare un declassamento in Eccellenza. Ed è comprensibile. Ma già in Serie D le cose cambieranno".
Ma non finisce qui. Zamparini termina con un auspicio, che, se si realizzasse, riporterebbe la Triestina addirittura in Serie B: "Sono convinto che a medio termine ci sarà la possibilità di avere una squadra A (nella massima divisione) e una B (tra i cadetti) - continua il presidente del Palermo - come succede in Spagna. Questa riforma, assieme alla costruzione di strutture di proprietà, da sfruttare nell’arco di tutta la settimana, è l’unica via per tenere a galla il mondo del calcio di alto livello e non".
Questo potrebbe essere quindi il destino dell’Unione. Magari ai nostalgici non piacerà, a quelli che si rendono conto quanto sia difficile uscire dal pantano dei dilettanti, certamente sì. "Se dovesse arrivare a Trieste un magnate russo o uno sceicco arabo per portare la Triestina in Champions, non creerei ostacoli..." chiosa Zamparini.
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