Gallo e il "trucco" per la B: "Ho vietato i cellulari, il successo è nato qui"

Gallo e il "trucco" per la B: "Ho vietato i cellulari, il successo è nato qui"TMW/TuttoC.com
Ieri alle 20:30Altre news
di Giacomo Principato

La promozione in B con la Virtus Entella con i suoi segreti viene raccontata dall'artefice Fabio Gallo, allenatore dei Diavoli Neri passato al Vicenza che spiega i suoi "trucchi" nel corso dell'evento di formazione allenatori "Coaches World", tenutosi quest'anno presso il Parc Hotel di Peschiera del Garda: "E' stata una stagione straordinaria, nata dalla stagione precedente dove la squadra si era ritrovata in fondo alla classifica. Io arrivavo da un posto straordinario per allenare come Foggia, che però era stata una esperienza non facile. Raggiungiamo la salvezza all'ultima giornata, dopo che ad inizio anno l'obiettivo era quello di vincere il campionato. Avevo visto cose che non mi piacevano e decisi di cambiare qualcosa. La prima cosa di cui ho fatto tesoro da quello che avevo visto nei settori giovanili, come quello dell'Atalanta, è legata all'utilizzo dei cellulari. Nel momento di pausa dall'allenamento, tutti erano a guardare il telefonino. Lo stesso in sala medica, durante i massaggi. Parlo con la società e faccio comprare una bacheca numerata con dei taschini dove i giocatori devono mettere lo smartphone ad inizio allenamento, con l'obbligo di riprenderlo solamente finita la sessione. Dissi ai giocatori: "Dovete imparare a sentire il tono di voce del vostro compagno, cosa fondamentale la domenica per distinguerli dagli avversari". La nostra stagione di successo è nata qui. Ho notato che iniziavano a giocare a carte, a bere il caffè chiacchierando".

: "Dalla sfida persa contro il Pescara a settembre, non abbiamo più perso per 32 partite. Più le due di Supercoppa. Mi viene la pelle d'oca a pensare a quanto spingessero in allenamento i ragazzi, un qualcosa di clamoroso, straordinario. Una voglia di migliorarsi giorno dopo giorno senza pari. Un 1-2% di merito penso di averlo anche io con i miei collaboratori, supportati dalla società che ci ha supportati. Avevo cambiato anche qualcosa a livello di comunicazione: meno proclami, più testa al lavoro. Un campionato difficile contro squadre importantissime, abbiamo fatto qualcosa di unico".