Il Sorrento attende Gambardella

Il Sorrento attende Gambardella TMW/TuttoC.com
© foto di Franco Romano
lunedì 27 giugno 2011, 11:45Altre news
di Luca Esposito
fonte La Città di Salerno

Ha fatto epoca in poco più di due anni, rendendo quel tratto di costa conosciuto non soltanto per le bellezze mozzafiato, ma anche per la qualitá del calcio proposto. Mario Gambardella ha lasciato il segno a Sorrento in appena una trentina di mesi di presidenza: una coppa Italia di Lega Pro in bacheca, due salvezze agevoli ed un campionato da leoni, trascorso in vetta nella prima parte, poi stabilmente in seconda posizione ad inseguire il Gubbio ed un sogno che non s'accendeva da 40 anni. Ha fatto epoca l'imprenditore nocerino, non a caso insignito dal Comune di una prestigiosa onorificenza civica "per i suoi indiscussi meriti sportivi, per avere garantito la crescita del calcio a Sorrento ed aver diffuso l'immagine migliore della cittá". La serie B è sfuggita al primo atto di quella lotteria playoff che da sempre dice male alla famiglia Gambardella, ma la sconfitta più pesante a Sorrento l'hanno rifilata le dimissioni di Mario, Renato ed Attilio, delusi dalle ingiustizie subite nella post-season.

Pur essendo legatissimi alla cittá, padre e figlio hanno deciso di mollare, non prima però d'aver onorato qualsiasi impegno per lasciare la societá in uno stato finanziario immacolato. Per Sorrento è stato un autentico trauma perché senza i Gambardella il calcio rischia di diventare nuovamente precario. Mario, Renato ed Attilio rappresentano un raro esempio di imprenditoria illuminata, un modello di organizzazione ed efficienza che ha trasformato Sorrento in un'oasi calcistica felice. Sorrento continua a sperare in un ripensamento della famiglia Gambardella, sostenendone gli sforzi attraverso il reperimento di nuove risorse nell'imprenditoria costiera. Perché l'addio al calcio di Mario, Renato ed Attilio Gambardella per Sorrento rischia di essere un autentico dramma sportivo.