La partita più importante di Andrea Servi è fuori dal campo

La partita più importante di Andrea Servi è  fuori dal campo TMW/TuttoC.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
sabato 25 maggio 2013, 11:20Altre news
di Daniele MOSCONI

Tra giocatori di calcio la rivalità esiste sul terreno di gioco, ma finita la partita tutto torna alla vita di sempre. E ieri sera, questa normalità si è trasformata in una catena di affetto sincero per Andrea Servi. Mentre si è intenti a cercare di scrivere qualche articolo per il giorno dopo e alla ricerca dell'ispirazione per gettare sulla tastiera le idee che diverranno notizie, ti imbatti in un noto social network e leggendo i vari link, scorri il mouse, più per distrazione che per altro e trovi un post di un giocatore. Poche parole ma nitide: ANDREA NON MOLLARE.

Se hai scelto che il tuo mondo è il giornalismo, subito una lampadina si accende, come nei fumetti e ti chiedi cosa sia successo. I minuti passano ma le idee rimangono vaghe e senza meta. Finchè parlando con qualche ex calciatore, ti imbatti in ciò che cercavi, seppure in maniera del tutto involontaria.

Quell'"Andrea non mollare" ha finalmente un volto.

Andrea Servi, difensore classe 1984, dopo un'onesta carriera nei Pro (la scorsa stagione dieci presenze con l'Ebolitana), quest'anno fino ad ottobre  2012 ha militato nelle fila della Lupa Frascati (serie D). Nello stesso mese, avviene ciò che nessuno aveva mai immaginato. Un giorno si sente male e viene ricoverato in ospedale. Tutto sembra filare liscio, ma i medici riscontrano qualcosa di anomalo. La luce e i sorrisi di 28 anni di vita si spengono all'improvviso: Andrea Servi ha un tumore.

Padre di una figlia di due anni, Andrea è sposato con Eleonora. Nelle foto che ha messo a disposizione su internet, gli occhi di lui si perdono in quelli di lei e viceversa. A gennaio si opera e l'intervento gli toglie una parte del "male" ma non tutto. I medici non riescono a portarglielo via per sempre.

Lo sport ha la capacità di forgiarti dentro e ti insegna tante cose, tra cui il sacrificio e la sofferenza. Dalle sconfitte ci si deve rialzare più forti di prima. Andrea, per chi l'ha conosciuto, è un difensore duro e cattivo sul campo, ma sempre leale e pronto a darti la mano se ti dimostravi più bravo di lui. Fuori dal terreno di gioco è un uomo che vive negli occhi dei suoi affetti più cari: la moglie e la figlia.

A loro ha dedicato un post su un noto social network. Senza ulteriori commenti lo riproponiamo integralmente:

"4 tac.. 6 tac con il contrasto.. 11 lastre.. 3 agobiopsia.. 5 mesi di chemio.. un'operazione in cui ti aprono tutto il torace per toglierti il tumore.... un'altra operazione a distanza di tre mesi perche il tumore si e ripresentatato di nuovo.. nonostante tutto ti dicono che devo continuare con chemio e radio perche il tumore nn si puo togliere tutto... sicuramente non era il mio sogno ma vedere l'amore di mia moglie, l'affetto dei miei famigliari e delle persone che in qualche modo mi sono vicine e soprattutto fino a quando vedro' il sorriso di angelica oppure sentirmi dire al telefono papa mi porti alle giostre io mi rialzero' sempre!!!!!!!!!!!!!". Andrea Servi '84

TuttoLegaPro.com e la redazione tutta, si stringono intorno a lui: Andrea, ti dedichiamo questa frase presa dal libro "Delitto e castigo" di Fëdor Dostoevskij: "La sofferenza e il dolore sono sempre doverosi per una coscienza vasta e per un cuore profondo".

Il calcio ha ancora bisogno di te!