Matteo fa emozionare lo Zaccheria, Foggia la garanzia di un Pescara che sogna la B. Lucchese, è davvero finita?

Matteo fa emozionare lo Zaccheria, Foggia la garanzia di un Pescara che sogna la B. Lucchese, è davvero finita?TMW/TuttoC.com
Oggi alle 00:01Il Punto
di Luca Esposito

Editoriale di oggi che si apre con i complimenti al direttore sportivo del Pescara Pasquale Foggia. L'anno scorso, a più riprese, abbiamo parlato in modo lusinghiero di un professionista molto serio e competente che, nonostante la giovane età, ha già dimostrato ampiamente di essere un vincente. Il ciclo super a Benevento, culminato con una incredibile cavalcata in serie A a suon di record negativo, è la cartina al tornasole di una carriera appena agli albori e che gli sta regalando soddisfazioni anche in una piazza blasonata e con tanta tradizione calcistica come quella biancazzurra. Dopo aver disputato un eccellente girone d'andata, il Pescara aveva subito un brusco calo e una piccola contestazione da parte della tifoseria. E proprio Foggia, in quei momenti, è stato trainante per tutto il gruppo, con parole rassicuranti all'interno dello spogliatoio e la capacità di trasformare mugugni e tensioni in una voglia incredibile di riscatto. "Vedrete che ai playoff saremo la favorita, vogliamo assolutamente andare in serie B perchè siamo venuti qui per lasciare il segno" ha ripetuto come un mantra il tecnico Baldini, suscitando l'ironia di tanti tifosi. E invece la sua squadra, in barba ad ogni previsione, ha già passato tre turni e si appresta a giocarsela contro il Cerignola in un match aperto ad ogni tipo di pronostico e che richiamerà sugli spalti una marea di supporters. Da segnalare anche alcune novità societarie, con nuovi imprenditori che potrebbero affiancare patron Sebastiani immettendo denaro fresco nelle casse. Un altro motivo di ottimismo per una piazza che, dopo la retrocessione del 2020, ha una voglia incredibile di calcare palcoscenici più consoni al blasone: ancora un piccolo passo e il sogno potrebbe diventare realtà. Certo, il Cerignola è osso duro per tutti. La rimonta con la matricola Atalanta23 conferma che il gruppo ci crede e che non è arrivato secondo nel proprio girone per caso. L'entusiasmo e la spensieratezza dei giocatori, alcuni alla prima esperienza in competizioni come questa, potranno essere un'arma in più da sfruttare in pieno, a cospetto di un Pescara che inevitabilmente avrà più pressioni sulle spalle. C'è poi la sfida tra Vicenza e Ternana. Bravissimi i biancorossi a non staccare mentalmente la spina dopo la beffa del sorpasso padovano: il doppio successo col Crotone, con Ferrari protagonista, è un messaggio inequivocabile alla concorrenza e Vecchi ha già dimostrato di essere guida intelligente e saggia negli spareggi post season. Onore delle armi ai calabresi che, come detto più volte, hanno sciorinato un calcio piacevole, moderno e innovativo grazie ad un tecnico preparato come Longo che, a nostro avviso, meriterebbe un'opportunità in cadetteria. La Ternana di Liverani, invece, ribalta l'1-0 dell'andata, segna due reti e manda a casa una Giana Erminio comunque da 10 in pagella e che anche al Liberati se l'è cavata alla grande, pagando a caro prezzo un calo atletico fisiologico dopo una lunghissima rincorsa. Bravo Casasola, autore del gol del raddoppio e ancora una volta tra i migliori in campo in assoluto; altro giocatore che si fa fatica a credere militi in terza serie. Quanto ai playout, verdetti in parte sorprendenti e in parte dolorosi. Perchè pensare che una piazza come Messina debba retrocedere in serie D è un qualcosa che fa male a tutto il calcio italiano, visto che parliamo di una tifoseria in grado di portare migliaia e migliaia di persone sugli spalti e che aveva garantito appoggio incondizionato per tutta la regular season al netto di problematiche societarie che rischiano di sfociare in qualcosa di ancora più grave in virtù del salto all'indietro di categoria.

Merito comunque al Foggia che, dopo un bimestre tremendo, vince per 1-0 allo Zaccheria. Il momento più emozionante della giornata è senza dubbio il giro di campo da parte di Matteo, unico superstite del drammatico incidente che costò la vita a tre ragazzi che avevano seguito la squadra del cuore nella trasferta di Potenza senza immaginare sarebbe stato l'ultimo viaggio. Tutti in piedi e tante lacrime per un ragazzo che ha visto la morte da vicino e che ha combattuto come un leone circondato dall'amore e dall'affetto dei tifosi di tutt'Italia. E' il bello di uno sport che sa ancora commuoverci nonostante scandali, penalizzazioni e problematiche di ogni genere. Si salva anche la Triestina: 0-0 col Caldiero Terme e Tesser indicato come artefice principale di una rimonta clamorosa se pensiamo che a febbraio la squadra era ad un passo dall'ultimo posto. Gli ospiti hanno pagato soltanto il peggior piazzamento, visto che hanno ottenuto due pareggi senza subire gol. Rimonta per la Spal che, nel giorno dell'addio al calcio di capitan Antenucci, batte 2-0 il Milan Futuro nel segno di Molina ripagando l'affetto del popolo biancazzurro. Per i rossoneri un fallimento tecnico totale, per Oddo ennesimo flop di una carriera in costante involuzione. Serie D anche per la Pro Patria, sconfitta per 1-0 a Vercelli. Salto all'indietro inaspettato per una società che, tuttavia, a gennaio aveva promesso rinforzi salvo poi mantenere intatto un organico che peccava in termini d'esperienza. Impresa anche per la Lucchese: 1-0 sul Sestri Levante e gruppo che si è ritrovato in sala stampa per lanciare un messaggio al club e al calcio italiano: "In condizioni impossibili siamo riusciti a mantenere la categoria sul campo, ora tocca alla società. Speriamo che questa incredibile avventura possa consentire alla Lucchese di preservare il professionismo, siamo stati uomini veri e ringraziamo mister Gorgone". Sarebbe davvero un peccato che chi ha dato esempio di attaccamento e lealtà sportiva debba veder vanificato uno sforzo economico a chi si sta aggrappando anche alla fusione con realtà dilettantistiche pur di evitare il crack. Ipotesi tutt'altro che remota, visto che è stata depositata la sentenza di fallimento: sarebbe il quarto in 17 anni. Per continuare in C bisogna trovare qualcuno che acquisti il club, con tempi risicatissimi per risanare la situazione debitoria. Un dramma sportivo. L’alternativa è la fusione con il Ghiviborgo e ripartenza dalla Serie D. Ben venga, comunque, che la Lega Pro abbia previsto regole ferree per l'iscrizione ai campionati (da qui l'esplosione del "caso Sampdoria"?), vedremo se il Foggia riuscirà a mettere a posto ogni cosa e se ci saranno casi spinosi che renderanno l'estate infuocata non solo dal punto di vista meteo. E chissà che qualche ripescaggio non possa arrivare dalla D, con la Nocerina che ha vinto i playoff spinta da un pubblico che farebbe un figurone anche in B.