In Serie C è nata una stella che fa gola a mezza Serie A. E quelle similitudini con Bobo Vieri

In Serie C è nata una stella che fa gola a mezza Serie A. E quelle similitudini con Bobo VieriTMW/TuttoC.com
Oggi alle 00:00Il Punto
di Redazione TC
Editoriale di Nicolò Schira

Tutti pazzi per il nuovo Bobo Vieri. In comune col celebre attaccante icona del bomberismo Made in Italy le origini australiane e l’essere cresciuto nella terra dei canguri, sbarcando in Italia da adolescente per inseguire il sogno del pallone. Partendo entrambi dalla cara e vecchia Serie C: Bobo a Prato e Antonio da Pescara. In Abruzzo Arena ha trovato la sua Terra Promessa calcistica. Merito del coraggio di Silvio Baldini di lanciarlo tra i professionisti, nonostante avesse appena 16 anni. Arena, infatti, è stato il primo classe 2009 a esordire e - ça va sans dire - a segnare nel calcio italiano. Tanta roba, verrebbe da dire. Non a caso il telefonino del presidente biancazzurro Daniele Sebastiani sta iniziando a squillare in continuazione. Parecchi top club nostrani l’hanno già messo nel mirino: dall’Inter alla Juventus passando per Fiorentina e Atalanta fino a Napoli e Roma. Tutti attenti alla crescita del giovane goleador che nel frattempo sta incantando pure in Albania, dove gioca e segna da protagonista - seppur sia sotto età di un anno rispetto a compagni ed avversari - all’Europeo Under 17.

E il bello deve ancora venire. Intanto se lo gode e godrà il Pescara, che l’ha scoperto grazie alla missione a Sydney del responsabile dell’Academy Marco Arcese tre anni fa. Impossibile non restare ammaliati dal quel tredicenne che col pallone tra i piedi sembrava avere una dimestichezza fuori dal comune. Gli abruzzesi se lo sono assicurati dopo un lungo braccio di ferro col Betis Siviglia. Decisive le origini italiane di papà Anthony che aveva i genitori abruzzesi (di Celano, ndr). Insomma, il richiamo della terra natale ha fatto la differenza ed è stato più convincente delle sirene andaluse. Meglio così per Arena e soprattutto il calcio italiano, che ora può godersi un potenziale top player da crescere e svezzare. Senza fretta. Sognando di ripercorrere nei prossimi anni la parabola del predecessore Bobo-gol.