Latina, Simonetti vent’anni dopo il rigore che fece la storia: “Mi vengono ancora i brividi”

Ex attaccante dal fiuto del gol, Fabio Simonetti ha legato indissolubilmente il suo nome a una delle pagine più memorabili della storia recente del Latina. Iconico in questo senso, quel rigore al “Matusa”, il 19 aprile 2003, che è diventato storia nell'ambiente nerazzurro. L'ex Latina si racconta sulle colonne del Messaggero, rimembrando le sfide contro i rivali del Frosinone nei primi anni duemila:"Tanta emozione, quando ci ripenso mi vengono i brividi. Certi ricordi diventano indelebili: il calore dei nostri tifosi, la rivalità tra le due città e tra i club. Immagini che mi rimarranno per sempre nel cuore. Il rigorista designato era Pilleddu, ma quel giorno era in panchina, e sarebbe toccato a Napoli. Ma non ho avuto dubbi: nonostante la posta in palio e la curva del Frosinone proprio lì davanti, mi sono preso una grandissima responsabilità.
Mi ricordo ancora le provocazioni: Pellegrino si avvicina e mi dice qualcosa all’orecchio, il portiere prova a innervosirmi. Le solite cose. Io però resto calmo. All’andata, un nostro rigore era stato parato da Canu e ci era costato la vittoria. Quel giorno non potevamo sbagliare. Ho calciato alla sua sinistra, lui si è buttato dall’altra parte. Poi quella corsa, da una porta all’altra, una freccia arancione verso i nostri tifosi: una muraglia colorata, oltre mille, un’immagine che rimarrà per sempre."
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