Monza, Carbonaro: "Senza stipendi viviamo delle emozioni che ci trasmettono i tifosi"

Venerdì sera, al termine della vittoria casalinga contro il Pordenone, i giocatori del Monza sono andati sotto la curva a ricevere gli applausi dei propri supporters. Una piazza che ha vissuto l'amarezza di sedici partite consecutive senza un successo ha continuato a fare il tifo senza mai nulla imputare ai propri beniamini, tanto che il clima di festa che si è vissuto nel post-Pordenone pareva quello che si respira quando si centrano obiettivi di vertice: "I tifosi ci sono sempre stati vicini: la cosa che mi ha stupito di loro è il fatto che solitamente si pensa agli ultras come a teste calde che non ragionano, invece qui ho visto gente che ha capito veramente la situazione e ha capito la professionalità che noi portavamo in campo era tanta - ha evidenziato in sala stampa l'attaccante biancorosso Paolo Carbonaro. - I tifosi ci sono stati vicini ed è stata una grossa spinta morale. Senza stipendi almeno viviamo di questo: di emozioni e di grandi motivazioni. Volevo ringraziarli perché ci hanno fatto stare bene...almeno loro".
Insomma il problema stipendi non pagati si fa sentire, ma il compagno di reparto Daniele Bernasconi non se la sente di fare alcun appello alla società: "Per quanto mi riguarda non voglio mandar loro alcun messaggio. Certo, come ha detto Paolo con qualche stipendio magari sarebbe meglio (ride, ndr), ma abbiamo accettato tutti quanti questa sfida e con dignità la portiamo avanti. In campo ci andiamo noi".
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