Obbedio: "Per Messina ho rischiato la vita. Mi auguro si riparta da basi solide"

Antonio Obbedio, ex calciatore e direttore sportivo del Messina, intervenuto sulle colonne della Gazzetta del Sud, ha dichiarato: "Per Messina ho rischiato la vita, dopo il derby d’andata a Catania. Quell’episodio mi ha lasciato in eredità due placche in titanio in fronte: il neurochirurgo mi aveva vietato di giocare e il presidente Aliotta mi pregava di non farlo, ma mancava ancora un tassello da regalare alla città e non me la sarei perdonata. E poi tra di noi si era creato un legame indissolubile, profondo. Chi è tornato dopo anni, come me o Sasà Sullo, non rinnega nulla, perché abbiamo vissuto emozioni impagabili
Un auspicio? Un futuro affidato a persone serie e sane, possibilmente di Messina. Serve una programmazione vera, che costruisca fondamenta solide: un ambiente attrattivo che investa sulle basi e non sulle parole. E partire da un settore giovanile che a Messina non esiste da anni. Ho visto il “Celeste”oggetto di lavori e spero che diventi un punto di riferimento. Basta poco: negli ultimi anni l’entusiasmo si era assopito, ma le ultime partite hanno dimostrato che la passione non è sparita".
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