Dg Catania: "In C si vince con giocatori di Serie C, no figurine"

Alessandro Zarbano, da nuovo direttore generale del Catania, come riportato da tuttocalciocatania ha parlato nel giorno della presentazione: "Abbiamo già iniziato a lavorare con Pastore da alcuni mesi, questo periodo è stato utile per capire meglio il contesto in cui mi trovo. Avverto una forte responsabilità nei confronti della stampa, della città, dei tifosi in quello che rappresenta un luogo di prestigio. Giusto porsi dei dubbi sulle esigenze da soddisfare, tutti noi ci mettiamo quotidianamente in gioco. La nostra idea è quella di ragionare tutti insieme, di darci un’impostazione di club forte condividendo gli obiettivi. Così anche quando ci saranno delle difficoltà forse se ne potrà uscire meglio”.
“Ho trovato un bellissimo ambiente lavorativo, persone molto preparate che hanno voglia e forse solamente il bisogno di essere aiutate un minimo per lavorare al meglio delle loro possibilità, andando tutti nella stessa direzione. Ci sono professionisti molto validi e la mia non vuole essere una sviolinata. Io ormai sono un pò vecchio, vorrei semplicemente adoperarmi per aiutarli nella crescita. Cito l’esempio di Carmelo Milazzo che potrebbe fare benissimo il DG. Vedo potenzialità elevate, ciascuno nel proprio settore può svolgere un buon lavoro. Non deve spiccare il singolo ma tutto il Catania, questo concetto è una buona base di partenza. Dobbiamo stare attenti anche alle nostre osservazioni, facendo i tifosi solo durante la partita nei 95 minuti”.
“Con Grella e Pastore abbiamo pensato di affrontare questa nuova stagione provando a dare un senso di continuità a quello che di buono è stato fatto nella stagione passata. Purtroppo siamo stati eliminati dai playoff, succede, però analizzando l’andamento complessivo di una stagione travagliata alla fine si è registrato un miglioramento. Ecco, vorremmo partire da quello che di buono ha lasciato la scorsa stagione”.
“Con Pastore ci conoscevamo indirettamente per amicizie comuni, sono convinto che sia un professionista molto serio e preparato. Catania vanta una tifoseria con numeri da Serie A ma non dimentichiamoci di essere in C. Se vogliamo uscire da questa categoria dobbiamo sapere dove siamo, e Ivano secondo noi possiede tutte le caratteristiche per aiutarci a crescere. Come obiettivo vorremmo che Catania sia un punto di partenza, non di arrivo. Deve essere uno stimolo per tutti lavorare qui, condividendo la nostra idea ed impostazione. Pastore ha un ruolo anche molto importante in sinergia con lo staff, si è già mosso con le relazioni che servono nella creazione di una squadra. A volte più di avere un calciatore top in squadra conta creare un buon ambiente e gruppo di lavoro, Pastore è stato molto bravo in questo e potrà fare ancora meglio”.
“Non conosco persone che hanno l’obiettivo di perdere, tutti vogliamo vincere. Poi c’è l’avversario, il rispetto dell’avversario, paura di nessuno e l’essere consci di dove siamo e del campionato che andiamo ad affrontare. Sentiamo questa responsabilità e voglia di raggiungere un obiettivo importante. Cercheremo di fare meno errori possibili. In Serie C si vince con giocatori di Serie C. Vogliamo creare una squadra che rispecchi le esigenze del mister e cercheremo di prendere il meglio. Tendenzialmente non si cerca di realizzare il colpo ad effetto, poi magari lo diventerà dopo. Evitando di prendere le figurine“.
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