Parlato: "Non escluderei il Trapani dalla corsa alla promozione in B"

Carmine Parlato, tecnico che in carriera ha allenato Trento, Padova, Latina e Casertana fra le altre, è intervenuto nel corso dell'appuntamento mattutina di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre.
Io partirei da quello che è successo in questa prima parte di campionato, in queste prime cinque giornate in Serie C. Andiamo nel girone A, il Vicenza doveva essere la principale forza, la principale candidata per la promozione, così ha risposto, ma non è l'unica perché l'Union Brescia sta facendo molto bene, c'è un Lecco che sta facendo molto bene, chi sta facendo meno bene forse, è il Cittadella, retrocesso dalla Serie B. È così alto lo scalino per chi scende dalla Serie B e si trova a impattare nuovamente con la Serie C?
"Essendo molto vicino a Cittadella, sia logisticamente sia a livello di amicizia, sicuramente c'è, da quello che leggo, qualcosa da sistemare sotto l'aspetto mentale. Poi leggevo alcune dichiarazioni di mister Iori che diceva un pochettino che ancora ci si porta dietro la negatività dell'anno scorso. Può darsi di sì, è chiaro che non ci sei dentro e quindi non riesci a capire qual è la chiave per poter aspirare. Confido in Marchetti, come ho sempre detto, che è un signor direttore sportivo e credo che quanto prima usciranno dall'impasse per poi capire la categoria, trovare quella fiducia e fare il campionato che merita di fare".
Nelle zone alte della classifica, il Vicenza che ce l'aspettavamo, sono due anni che lotta per conquistare la Serie B, l'Union Brescia, il nuovo Brescia che Pasini aveva detto in conferenza stampa di presentazione che punteremo alla B entro due o tre anni. Sembra che forse vogliono anticipare un po' i tempi, almeno da come è partito il Brescia in questa stagione.
"È una bella lotta, come nei passaggi tra Vicenza e Padova. Nel senso che il Padova sperava di non trovare il Vicenza negli anni addietro. Poi c'è stata una lotta continua, adesso il Vicenza si trova il Brescia a rompere le scatole. Il Vicenza sta rispettando quelle che erano le valutazioni iniziali. Fare 11 gol, subirne uno dopo cinque partite è tanta roba. Anche se Lecco e il Brescia, per quello che stanno facendo, sicuramente sono dietro al collo. Come si sbaglia, si cerca un attimino di andare a recuperare dei punti. Però penso che alla fine sia una lotta tra Vicenza e Brescia".
Il Lecco, nonostante l'ottimo avvio di stagione, secondo lei non ce la può fare a tenere il passo di queste due fino alla fine?
"A livello di piazza è anche molto calda, molto appassionato. Io ricordo la promozione di Luciano Foschi, un caro amico e un bravissimo allenatore. Hanno fatto molto molto bene. Peccato per non aver dato continuità sia a Luciano che allo stesso tempo al mantenimento della categoria. Ci può anche stare, nel calcio ci sta tutto. Così a posteriori mi viene da dire Vicenza-Brescia-Lecco".
Passiamo al girone B, per l'Arezzo è arrivata la sconfitta in casa con il Guidonia. Questo stop ci può anche stare per rimettere con i piedi per terra i giocatori, l'ambiente oppure soltanto un passo falso e l'Arezzo resta comunque la favorita, nonostante un super Ravenna?
"Ti parlo da allenatore, bisogna guardare la prestazione. Penso che Bucchi, tra l'altro anche lui è un caro amico, avendo giocato anche assieme, è consapevole che ci può anche stare. Se nella prestazione negativa è uscita la sconfitta allora c'è qualche allarme più ma se nella prestazione positiva è uscita fuori la sconfitta è stato un episodio. Questo non toglie le ambizioni della società e il pacchetto di rosa messo a disposizione per poter aspirare ad andare in serie B. È una lotta un po' più equilibrata, credo. L'Ascoli tra l'altro è la squadra che oggi non neanche ha subito gol, ha subito zero gol fino ad ora e secondo me sarà una bella gatta da pelare, una piazza blasonata che comunque pratica un calcio piacevole. Sono sulle ali dell'entusiasmo e quindi secondo me lo stesso Ravenna che viene da una società seria, da collaboratori molto professionali, una squadra cambiata totalmente e questo è stato anche bravo Marchionni a integrare tutti immediatamente in una piazza dove c'è grande entusiasmo e c'è anche quella voglia di spendere anche quel qualcosa, se si dovessero trovare in una situazione di classifica per poter aspirare al salto di categoria. Quindi è un po' più equilibrato in questo girone. Sicuramente ne vedremo secondo me tante altalene di chi starà al primo posto".
Restando sempre nel girone B, dicevamo dell'Arezzo, dell'Ascoli, del Ravenna, la Ternana con questo nuovo cambio di proprietà sembra essersi messa alle spalle i problemi dell'estate del finale della stagione passata. Può rientrare in questa corsa oppure quest'anno deve puntare a consolidarsi magari con un piazzamento playoff?
"Conoscendo Fabio Liverani assolutamente no, perché ha fame. L'anno scorso ha avuto questa possibilità e è andata come è andata. Credo che dopo 5 partite stare a 5 punti dalla prima non significa niente. Vorrei vederla e anche lui vorrà vederla nel momento in cui le cose si sono calmate con qualche acquisto mirato, alla fine è sempre la Ternana. Parliamo di una squadra, di una città importante anche se all'interno di tutte queste squadre è meglio aggiungere anche il Campobasso. Sta facendo un po' fatica però secondo me la troveremo su in alto".
Il Perugia invece ha cambiato in panchina, ha preso Piero Braglia dopo un inizio complicato perché due sconfitte, tre pareggi, appena tre punti in classifica. Può dare la scossa?
"Sì, dispiace per Cangelosi perché stimo tantissimo sia il suo passato che il suo presente ma fa parte del gioco. Hanno preso un signor allenatore che allena una squadra e un blasone che può portarla nella categoria che merita. Ho letto che come ci hanno sempre insegnato che va di fretta, bisogna fare le cose velocemente. Chi meglio di lui può andare veloce".
Chiudiamo con il girone C perché in questo caso prima parlavamo di un Cittadella che ha fatto molta fatica dopo la retrocessione. Qui invece troviamo chi dopo la retrocessione sta andando alla grande dopo due retrocessioni purtroppo per la Salernitana
"Sì, stanno facendo veramente bene. Poi conoscendo la piazza, con 15-20 mila spettatori che raramente puoi trovare in Serie C salvo Catania o qualche altra società, stanno facendo bene. C'è entusiasmo. Hanno un bravo direttore e l'esperienza per poter ambire allo ritorno in Serie B. Anche qua però io credo che sarà un bel campionato perché con Benevento e Catania e io non escluderei neanche il Trapani perché comunque a oggi si troverebbe quarto in classifica togliendo i punti di finalizzazione. Sono quattro realtà in cui chi sbaglia dopo ha meno percentuale secondo me per poter ambire alla promozione anche se oggi è presto. Ma nel girone di ritorno chi sbaglierà anche il punto secondo me pagherà dazio per la vittoria del campionato".
In Serie C quest'anno c'è questa sperimentazione tecnologica dell'FVS, questa sorta di VAR a chiamata. Dopo queste prime giornate qual è il suo giudizio?
"L'avevo detto in passato, sicuramente aiuta. Da quello che leggo c'è qualche collega che si lamenta su come viene utilizzato ma allo stesso tempo viene spento quel pensiero che l'allenatore ha di quell'episodio. Però fondamentalmente secondo me è un aspetto positivo, va corretto e non sta a me perché lo sanno chi ha inventato questo esperimento già sa dove andare eventualmente a correggere e come portare i giovani in categoria. Facciamo giocare i giovani, proviamo a amalgamarla tra virgolette con i vecchi e alla lunga si trova il bandolo della matassa ed è la stessa cosa per quanto riguarda questo sistema. Per me è positivo perché aiuta a vedere cose che sia l'arbitro, sia noi dalla panchina non riusciamo a vedere, poi ci può stare che ci sia quella discordanza tra chi tira fuori il cartellino e l'arbitro che la vede in maniera diversa su alcune cose. Purtroppo a malincuore vorremmo la risposta positiva di quello che noi abbiamo utilizzato ma tante volte è negativo. Io credo che più va avanti più ci sono accorgimenti in merito a questa funzione e aiuterà moltissimo il calcio a livello di Serie C".
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