Marcolini: "Bene l'FVS ma i capannelli intorno all'arbitro sono sgradevoli"
Ospite di A Tutta C, su TMW Radio e Il 61, il tecnico Michele Marcolini, senza squadra dopo l'ultima avventura sulla panchina di Malta, ha parlato di diversi argomenti.
Allora mister, siamo quasi al giro di boa. Purtroppo il Rimini non ha finito neanche il girone d'andata, quindi il girone B ha una squadra in meno. Intanto le chiedo il suo parere, e poi le chiedo anche da uomo di calcio, come si affronta un campionato in questo modo, quando c'è anche questo handicap di avere una squadra in meno, con le varie squadre che riposano a turno a questo punto e la classifica che è stata stravolta.
"Fortunatamente non mi è mai capitato di dover affrontare una situazione del genere. Diciamo che innanzitutto è una situazione triste, perché purtroppo è una situazione che si ripete ogni anno. Trovare la soluzione sembra molto difficile, perché credo che la C in primis stia cercando di risolvere queste problematiche, ma purtroppo la strada giusta non è stata ancora trovata e intrapresa. Purtroppo quando una squadra viene eliminata, viene tolta dal campionato durante la stagione, credo che il campionato ne venga un po' falsato, perché comunque la squadra ha giocato, i risultati c'erano, sia positivi che negativi, quindi trovo ingiusto che poi venga tutto cancellato. Purtroppo l'unico modo è quello. La cosa triste è che non dovrebbe succedere, ma purtroppo nel calcio italiano ormai è una consuetudine".
Mister, passiamo un attimo a cose più belle, passiamo al campo. Un primo bilancio di questo, ormai possiamo dirlo, girone di andata che è quasi andato in archivio. Il girone A è quello che ha una protagonista indiscussa che è il Vicenza, che ad oggi, vista la forza, la profondità della rosa, visto quanto fatto e visto anche il vantaggio che ha sulle inseguitrici, probabilmente lo può perdere solo lei questo campionato.
"Sì, direi che i tifosi vicentini possono iniziare a fare tutti gli scongiuri, però credo che un po' per tutti la sensazione sia quella. Comunque il Vicenza è una squadra forte, è partita per vincere, è una squadra che sul campo ha trovato i risultati che voleva fin dall'inizio. Una costanza incredibile, si sta dimostrando un ruolo compressore, quelle dietro pur facendo un buon campionato sono staccate di tanto, quindi credo che il Vicenza ad oggi abbia veramente sul piatto la promozione e credo che la possa raggiungere anche abbastanza velocemente".
Per quanto riguarda gli altri gironi c'è molto più equilibrio. Nel girone B, diciamo che c'è una lotta a 2-3 perché ci sono Ravenna e Arezzo che sono lì e poi l'Ascoli staccata di qualche punto proprio per lo stravolgimento della classifica, di fatto delle tre davanti è stata l'unica che si è ritrovata poi con punti in meno rispetto a quelli che aveva e quindi è stata staccata dalle altre due. Diciamo che l'equilibrio è un pochino più accentuato rispetto al girone A
"Sì, assolutamente sì, in confronto al girone A c'è questa lotta a tre. L'Ascoli ha perso altri punti oltre a quelli del Rimini, ha lasciato un po' di punti per stradanelle ultime gare, nonostante sia una squadra che secondo me esprime veramente uno dei calci migliori della Serie C, mi piace molto, credo che si stia lavorando molto bene, però ha perso lo scontro diretto con l'Arezzo e quindi ha perso un po' di vicinanza alle due che stanno facendo un campionato straordinario, due squadre forti, due squadre attrezzate. L'Arezzo sicuramente abituata alla categoria, il Ravenna no, ma ha dimostrato di essere una società forte, costruendo una squadra super competitiva e sta dimostrando adesso di saper gestire anche molto bene il buon momento della squadra".
Ma se lo aspettava un Ravenna così competitivo, così forte fin dal primo anno in cui è tornata in Serie C? Fra l'altro non aveva neanche vinto il proprio girone in Serie D lo scorso anno, è stata ripescata il Ravenna eppure si è dimostrata subito all'altezza della situazione, anzi forse anche di più.
"Sì, però si sono mossi molto bene, sono una società forte, lo sappiamo tutti, e questo qua è un grande vantaggio, ma poi hanno comprato tutta gente di categoria, se non di categoria superiore. Insomma, hanno preso Solini, Donati, che è un giocatore che ha fatto grandi campionati e che sta ancora molto bene, hanno preso Tenkorang, che era comunque un giocatore che anche al Lumezzane ha sempre trovato la via del gol. Una squadra che si permette di comprare Nicolas Viola la dice lunga della serietà e del potere di acquisto che ha. In più ha messo anche in mostra giovani interessantissimi, perché Spini sta facendo veramente bene, e quindi è una squadra che sta dimostrando di meritare la classifica che ha e che credo fino alla fine sarà lì a lottare per la promozione diretta".
Mancano poco meno di due settimane all'inizio del mercato invernale. Le chiedo cosa dovrebbero fare le squadre di cui abbiamo parlato, per evitare di rompere un giocattolo che funziona
"In queste squadre che stanno facendo così bene è difficile muovere qualcosa senza rovinare gli equilibri. Credo che le uniche cose che possono fare queste squadre è trovare dei giocatori come può essere Viola, che sono indiscutibilmente forti, protagonisti. Lo è stato fino all'anno scorso a Cagliari, è stato uno dei protagonisti. Quando si prende un giocatore così è normale che forse qualche equilibrio anche dentro può muoversi, però è anche vero che se si inseriscono dei giocatori di una qualità nettamente superiore alla categoria che si possono permettere di fare la differenza da un momento all'altro".
Per quanto riguarda il Girone C c'è equilibrio in qualsiasi zona di classifica, perché davanti sono tante che stanno lottando per la promozione, ma anche nella zona play-off, nella zona retrocessione, c'è veramente tanto livellamento verso l'alto.
"Sì, è un girone interessante, lo seguo con particolare attenzione, perché mio figlio gioca a Trapani, quindi diciamo che questo girone lo sto seguendo con grande attenzione. È un bel girone, dove ci sono squadre davvero forti, rose molto competitive, ma anche piazze molto importanti. Basta vedere le primissime posizioni da chi sono occupate ed ecco qua che la forza di questo girone è ben spiegata".
Chi vede come favorita qui? Qual è la squadra secondo lei che potrà fare qualcosina di più nel girone di ritorno e conquistare la promozione?
"Qui è davvero dura, perché onestamente se guardiamo la classifica e parliamo solo delle prime quattro, anche se la casertana sta facendo davvero una stagione degna di nota, però diciamo che le favorite sono un po' le prime quattro, perché ci sono Benevento, Catania, Salernitana e Cosenza che sono in testa meritatamente, hanno rose ampie, di una qualità fuori dal comune in Serie C, stadi nei quali andare a fare risultato è difficile perché hanno grande seguito, hanno grande entusiasmo, quindi credo che da qui a dire chi potrà essere la protagonista è troppo difficile. Sono comunque squadre che hanno investito durante l'estate e che sicuramente continueranno a investire in questo mercato, quindi forse durante questo mercato vedremo chi muoverà qualcosa, azzeccando le mosse, soprattutto dal punto di vista degli equilibri, perché sono squadre con giocatori forti, quindi muovere qualcosa ne deve davvero valere la pena, ma credo che queste squadre qualcosa lo faranno".
Faccio l'ultima domanda prima di salutarla, perché sono diversi mesi ormai che è stato introdotto in Serie C in fase sperimentale l'FVS, il VAR a chiamata così vogliamo definirlo, per far capire anche meglio chi ci sta ascoltando, chi ci sta guardando, come valuta questa nuova tecnologia in Serie C e se secondo lei potrà essere poi utilizzata anche in categorie superiori?
"Sicuramente non può essere paragonata a quella delle categorie superiori, perché il numero di telecamere sono inferiori e le immagini che probabilmente gli arbitri devono guardare non sono così precise come possono essere in Serie A o in Serie B. Io sono abbastanza positivo su questo cambiamento, è vero che purtroppo come gli altri episodi della VAR questo può far sì che la partita si ferma per qualche minuto, però credo che usata nel modo giusto si possano risolvere alcuni problemi. Credo che si debba cercare di evitare i capannelli attorno all'arbitro quando si stanno rivedendo le immagini, è una cosa brutta da vedere e si cerca di influenzare la decisione del direttore di gara, andando a perdere quella cosa buona che è l'utilizzo della tecnologia".
Magari potremmo usare l'idea che ha detto mister Sarri, ovvero di spostare il monitor dall'altra parte del campo, lontano dalle panchine, potrebbe essere un'idea?
"Quella ad esempio è sicuramente un'idea, come utilizzare un qualcosa di semichiuso dove l'arbitro può essere completamente diviso dal resto del campo mentre guarda le immagini, sicuramente metterle lontano dalle panchine è un'idea intelligente, e inizierebbe a risolvere il problema di tutti gli staff e i dirigenti che sono in panchina e i giocatori in panchina. Poi quelli in campo andrebbero a guardare dall'altra parte, però potrebbe essere sicuramente un'idea buona per migliorare la situazione. È una cosa comunque introdotta da pochissimo, quindi credo che come tutte le cose ci voglia anche un po' per imparare a usarla e imparare a gestirla soprattutto anche da chi viene utilizzato".
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