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Serpini: "Arezzo favorito ma l'Ascoli può contendergli il primato. Girone C affascinante"

Serpini: "Arezzo favorito ma l'Ascoli può contendergli il primato. Girone C affascinante"TMW/TuttoC.com
Cristian Serpini
Oggi alle 12:00Altre news
di Valeria Debbia

Cristian Serpini, tecnico ex Carpi, è intervenuto come ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e Il 61, per analizzare le dinamiche attuali dei gironi di Serie C.

Nel Girone B, Ravenna sta sorprendendo, pur essendo una neopromossa, con una proprietà ambiziosa e una città che conosce la Serie C. Che ne pensa?

"Ravenna è una neopromossa, ma con una proprietà importantissima che ha lavorato bene sul mercato. Credo possa dare continuità e restare in alto".

Il Carpi, altra realtà che conosce, sta cercando la sua dimensione. Come valuta il suo inizio?

"Il Carpi ha fatto un ottimo avvio. Ha un allenatore giovane, molto preparato, che porta entusiasmo. Propongono un buon calcio e si difenderanno fino alla fine. Gli auguro il meglio".

Nel Girone B, Arezzo è la favorita, ma Ascoli sembra aver trovato equilibrio. Chi vede davanti?

"Arezzo parte favorita, ma Ascoli può contendergli il primo posto. Ha fatto un cambio importante, con una guida tecnica tra le migliori e un’identità precisa. L'Ascoli è molto vicino all'Arezzo".

Gestire retrocessioni è complicato, come vediamo con Cittadella nel Girone A o Ascoli l’anno scorso. Ora Ascoli, con una nuova proprietà, sembra ritrovare l’affetto dei tifosi. Nel Girone B, Ternana e Perugia sono in difficoltà, mentre Gubbio va bene. Chi la sorprende di più?

"L'Ascoli, dopo un anno di ripulitura mentale e societaria complessa, sta ritrovando serenità. Nel Girone B, Perugia ha problemi più fisici che di struttura, ma con Ternana sono squadre forti che verranno fuori. Gubbio, con un mister esperto e una squadra equilibrata, lotterà per i playoff e ha buone possibilità di entrarci".

Il livello della Serie C sembra crescere, soprattutto quello medio. È d’accordo? Vede una crescita tecnica e talenti emergenti? 

"Sì, il livello medio sta crescendo in tutti i gironi, grazie a squadre organizzate e allenatori preparati. Partite contro squadre come Bra o Sambenedettese sono complicate, anche per le blasonate, perché c’è grande capacità e umiltà. Ci sono talenti, ma serve pazienza per farli crescere".

La Sambenedettese, neopromossa, sta andando forte, e c’è attesa per il derby con Ascoli. Che aspettative ha?

"Sarà un grande spettacolo, in campo e fuori. La Sambenedettese sta facendo un ottimo percorso, e il derby è molto atteso".

Sulle seconde squadre c’è dibattito, con alcune tifoserie che contestano. Sono un valore aggiunto?

"Ci vuole coraggio per puntare sui giovani, accettando l’errore. Dopo tre mesi, un giovane può crescere molto, passando dal settore giovanile al calcio adulto. Le seconde squadre aiutano questo processo. La sfida di Zola è trovare e far crescere talenti in casa, che diventino valore tecnico ed economico".

Nel Girone C, Salernitana, Catania e Benevento erano le favorite. Salernitana ha fatto qualcosa di importante dopo la retrocessione. Cosa la colpisce? E come vede le altre?

"Il Girone C mi affascina per il seguito clamoroso e il livello altissimo. Salernitana, Benevento, Catania, Cosenza, Crotone, Trapani e Casarano sono squadre di grande qualità. Salernitana ha assorbito bene la retrocessione, ripartendo con una squadra rinnovata. Trapani sta cancellando una penalizzazione importante con bravura. Catania ha rallentato, ma se la giocherà fino alla fine. Ci sono 4-5 squadre top e una decina appena sotto, ma di alto livello. È una guerra continua, con partite calde e intense, belle da vedere e giocare".

Nel Girone C, anche le squadre in difficoltà hanno valori per riprendersi. È difficile prevedere chi retrocederà?

"Non ci sono squadre deboli, né partite scontate. Anche l’Atalanta U23, penultima, è una super squadra, come dimostrato nei playoff l’anno scorso. Le seconde squadre hanno bisogno di rodaggio, ma il livello è alto. È difficilissimo capire chi retrocederà"

I playoff del Girone C possono logorare mentalmente e fisicamente. Quanto incide la sosta lunga?

"I playoff sono un’incognita. Chi esce dal Girone C è logorato, ma la seconda non sempre vince, perché la sosta lunga, anche di 20 giorni, è difficile da gestire. Senza rodaggio adeguato, con una stagione pesante alle spalle, serve una gestione oculata per essere al meglio nelle partite decisive".