Sindaco Ancona: "Ricorso inutile. Tiong? Avevamo avuto delle avvisaglie"

Daniele Silvetti, sindaco di Ancona, intervenuto ai microfoni di TvPlay commenta l'esclusione dalla C della squadra cittadina: "La Covisoc ha sancito l’esclusione dell’Ancona Calcio dalla Serie C per via di alcuni inadempimenti relativi agli stipendi. La proprietà dell’Ancona è del 95% ad Hong Kong nella persona di Tony Tiong, il 5% è rimasto al vecchio proprietario Canil. Il ricorso? Sarebbe inutile perché non ci sono i presupposti concreti per farlo. Il versamento per gli stipendi entro il termine utile non è stato mai effettuato e quindi non ha senso fare ricorso. C’è un paradosso perché c’erano i soldi per una fare una fideiussione ma non per pagare gli stipendi".
Pesantissime le colpe di Tiong: "Le istituzioni calcistiche potevano fare qualcosa? Che ci fosse qualche avvisaglia dell’inattività di mister Tiong noi le avevamo, tant’è che abbiamo anche mandato qualche diffida per via di progetti iniziati e poi non portati al termine. Quindi sì, mi sento dire che le responsabilità sono della società. Eserciterò ogni azione possibile per quel che riguarda il danneggiamento al Comune di Ancona. Inoltre noi come amministrazione comunale abbiamo anche problemi di ordine pubblico".
Le possibilità di salvare la C sono praticamente nulle: “Nuovi acquirenti? Qualcosa c’è ma non si potrà ripartire da una categoria superiore alla Serie D. Io le proverò tutte per far ripartire il calcio in città ma è chiaro che sono in gioco anche gli interessi di terzi. Ci vorrà una società alle spalle, speriamo che la FIGC ci chieda un intervento diretto”.
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