Taranto, la A 14 torna a colorarsi di rossoblu

Taranto, la A 14 torna a colorarsi di rossoblu
domenica 17 gennaio 2010, 10:02Altre news
di Carmine Roberto Orlando

Il Taranto vola sull’onda dell’entusiasmo, ritrovato a seguito della vittoria contro la Ternana e dalla gestione societaria di Enzo D’Addario, presidente che ha rotto gli schemi del fare calcio in riva allo Jonio e che nei primi dieci giorni di gennaio è stato mattatore del mercato di riparazione.
Forse la società del Rimini Calcio aveva già intuito ciò che stava succedendo, e aveva messo a disposizione dei tifosi rossoblu ben due settori del Romeo Neri per un totale di 2.314 posti, troppi secondo alcuni. E invece siamo a raccontare di un settore ospiti ai limiti del sold out, con un fiume di sciarpe pronte a colorare la A14 che collega Taranto a Rimini ma non solo. Tarantini residenti fuorisede dell’Emilia Romagna, del Veneto, della Lombradia, del Piemonte si sono organizzati e aggiunti ai tifosi che partiranno da Taranto per dare il proprio contributo alla riscossa di Corona & C.



Più che il nostro commento, fa un quadro preciso dell’entusiasmo che in queste ore si sta vivendo a Taranto il sito di Taranto Supporters (www.tarantosupporters.com), storico gruppo di tifosi rossoblu della gradinata, sempre in prima linea per la causa del Taranto:

E´ in partenza la grande mareggiata  
Sembra passata una vita: eppure qualche settimana fa si andava a Marcianise in poche decine. Sarà il mercato stellare con i colpi griffati D?addario, sarà una ritrovata consapevolezza dei propri mezzi, sarà un entusiasmo che comincioa a fermentare... a Rimini sarà invasione.
Il nostro guestbook è il termometro ideale di quanto stà avvenendo in queste ore: appuntamenti, curiosità, aneddoti, incontri... le ore che ci separano alla domenica sembrano infinite.
Il Taranto è tornato al centro dei pensieri; la squadra di pallone della città non è più avulsa dal contesto cittadino: una sorta di manifesto da frapporre all´appiattimento generale e dalle autocommiserazioni troppo in voga in riva ai due mari.
Un calcio in faccia a chi diceva che a Taranto non si poteva fare calcio e chi si aggrappava alla precarietà blasiana e ai suoi loschi figuri.
Il Taranto, finalmente, è una società che non ci fa vergognare. Il Taranto è finalmente patrimonio della città e veicola tutta quella rabbia sopita in tanti lustri di calcio anonimo.
Quello che si respira nell´ambiente non è solo diossina e veleni ma anche e soprattutto la voglia di tornare ad essere spettatori e protagonisti di questo nascente riscatto.
Il Taranto come l´araba fenice che risorge dalle sue ceneri.
Cosa differenzia la trasferta di Rimini da quella di Marcianise? La consapevolezza di essere forti.
E allora tutti in autostrada; che l´A14 torni ad essere attraversata dai colori più belli del mondo.