Top & Flop di Pistoiese-Spal

Che a Natale si sia tutti più buoni non è assolutamente vero. E lo dimostra la Spal che, con la bava alla bocca e il coltello tra i denti, annienta con cinque reti la Pistoiese, che riesce soltanto a segnare il gol della bandiera e a guardare inerme lo spettacolo offerto al “Melani” dagli uomini di mister Semplici. Cinque reti, dicevamo, scaccia crisi per la squadra estense, che sono comunque un passivo pesante per la formazione toscana, che in avvio di gara aveva provato in più circostanze a sbloccare il match: ma è poi la compagine spallina ad aprire le danze, e a schiacciare un avversario che – cosa mai successa finora – si fa piccolo piccolo di fronte all’avversario. Fino a soccombergli. Ecco i migliori e i peggiori del match:
TOP
Piscitella (Pistoiese): alla giovane ala classe ’93 si dà il merito del gol della bandiera, ma anche quello di una partita giocata credendoci fino all’ultimo, anche quando ormai era evidente che niente poteva esser raddrizzato. Una prova comunque sotto tono, praticamente da 6 politico. POCO PIU’ DEL COMPITINO
Mister Semplici (Spal): non ha la bacchetta magica per cambiare dall’oggi al domani ogni singola cosa che non si adatta al suo modo di fare calcio, ma in due settimane Leonardo Semplici riesce a plasmare una squadra non sua, perché costruita da un allenatore con una visione di gioco differente . Il mister fiorentino però lavora tanto, e probabilmente bene, sotto il profilo tecnico-tattico, ma insiste anche sull’aspetto psicologico troppo debole dei suoi. Che oggi, pur essendo vicini a Natale e non a Pasqua, sono resuscitati. MOTIVATORE
FLOP
La difesa (Pistoiese): passi la giovane età, passi l’esagerata fame di vittoria dell’avversario, passi che una giornata storta capita a chiunque, passino altre mille cose…ma gli svarioni della retroguardia arancione oggi sono davvero troppi. E ingiustificati, perché spesso simili tra loro. Inerme e immobile, la difesa toscana subisce cinque reti, cosa mai successa in campionato. COLABRODO
Nessuno (Spal): una Spal che non sembra la Spal, completamente rinata dopo due settimane di “cura Semplici”. Si vede del buon gioco, del fraseggio, tante idee che nascono coralmente dalla squadra: si fatica davvero a trovare una nota stonata nella partita che forse segna l’inizio di un nuovo corso. Titolari e subentrati danno il massimo, e la dimostrazione di quanta fosse la voglia di far bene arriva dai tanti gol segnati quest’oggi: si rompe il digiuno dopo quarantacinque lunghissimi giorni, e in rete non vanno solo gli attaccanti. INVERSIONE DI ROTTA
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