Venezia, Paolo Poggi nuovo dirigente: "Potenzieremo i camp locali"

03.11.2016 09:00 di  Redazione TLP  Twitter:    vedi letture
Paolo POGGI
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Paolo POGGI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ieri il Venezia, presso la sede della società a Mestre, ha presentato alla stampa Paolo Poggi che ricoprirà il ruolo di “responsabile progetti internazionali”.

A presentare Poggi il direttore generale del club, Dante Scibilia, che ha espresso tutta la propria soddisfazione per l’accordo trovato: “E'un giorno importante per il Venezia FC perché entra a far parte del nostro staff una persona importante per la storia calcistica del calcio lagunare, che metterà la propria esperienza da dirigente al servizio di un progetto che ha come obiettivo quello di far crescere ulteriormente la società contribuendo anche a dargli una sostenibilità economica. Paolo è un veneziano e come me e Mattia Collauto ha una responsabilità in più data dal fatto che lavoriamo per la squadra della città dove siamo nati, nella quale viviamo e che ovviamente amiamo”.

Entusiasmo anche da parte di Paolo Poggi che ha già iniziato a tessere i primi rapporti e a fissare location e date dei camp 2017 targati Venezia FC. “E’ un privilegio far parte di una società che rappresenta una delle città più belle al mondo – ha dichiarato il nuovo dirigente arancioneroverde – Oggi più che mai il nome del Venezia FC è strettamente legato a quello di Venezia, come non succedeva da anni. Ci sono tante situazioni che mi inorgogliscono: sentire ancora l’affetto delle persone, rivedere lo stadio pieno, significa che questa società sta arrivando al cuore delle persone, che qualcosa si sta risvegliano in città. E’ il momento giusto per far conoscere il Venezia FC e la straordinaria metodologia portata avanti dal settore giovanile oltre i confini nazionali, ed è quello che faremo con i camp. Potenzieremo i camp locali per aumentare sempre più il senso di appartenenza dei nostri giovani ed esporteremo il nostro progetto anche in Inghilterra e Stati Uniti per incominciare. Vogliamo che si affezionino a questa società anche bambini stranieri”.