Zichella: "Brescia e Vicenza davanti, ma anche l'Inter U23 cercherà il salto di categoria"

Nel corso della diretta pomeridiana di A Tutta C, format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto Giovanni Zichella, che alle spalle ha anni di panchina, anche in Serie C, ma ricopre oggi il ruolo di scout al Torino. Una nuova veste, quella di Zichella, che parla così del suo nuovo compito: "Diciamo che sono abbastanza avvantaggiato perché l'esperienza è dalla mia parte, ho allenato per 20 anni al Torino con le giovanili, quindi più o meno sapevo come costruire, per così dire, il singolo calciatore, poi dopo ho allenato calciatori già formati e fatti: come si dice in gergo 'l'occhiometro' non mi manca".
Una Serie C dei giovani, ha preso piede la Riforma Zola. Come vede adesso il tutto?
"Ho sempre detto ma che la Lega Pro doveva essere una palestra per far crescere e migliorare i calciatori che arrivavano delle varie formazioni Primavera, con il fine poi di mandarli a giocare in Serie A e B. Ho visto che in categoria si attinge molto alle squadre giovanili, però è chiaro che servano poi anche alcuni elementi esperti in rosa che aiutino questi giovani a crescere, per poi diventare calciatori veri".
Come sta valutando le formazioni Under 23?
"Partendo dall'Inter, non essendo all'interno del mondo nerazzurro non so quali siano i loro programmi e gli obiettivi. Però hanno preso un allenatore abituato a lavorare con i giovani e che ha già fatto la Serie C con buoni risultati, quindi penso che l'Inter abbia formato staff, squadra e tutto quanto per provare a salire di categoria. Questa è la mia sensazione, poi starà ai ragazzi capire le differenze tra un campionato Primavera e una Serie C. L'Inter può dire la sua in un Girone A di buona qualità, può essere la sorpresa in un raggruppamento in cui partiranno come favorite Brescia e Vicenza.
A livello più generale, che idea si è fatto sulle Under 23 in Italia?
"Qui a Torino ho l'esempio della Juventus Next Gen, che a livello di risultati ha vinto anche una Coppa Italia. I calciatori usciti dall'U23 sono stati un bel patrimonio a livello economico per la società bianconera: in molti sono stati anche merce di scambio per prendere giocatori ancora più affermati. L'anno scorso la Juventus ha avuto qualche difficoltà, vedendosi costretta a cambiare allenatore, ma poi oltre a salvarsi è riuscita anche a raggiungere i Playoff.
Le squadre che puntano a vincere, però, non hanno rose così giovani...
"Sì, quando si guardano le distinte pre-partita si intuiscono subito gli obiettivi delle varie squadre. C'è sempre il discorso del minutaggio, che lascia il tempo che trova, ma ci sono società tipo Ascoli, Salernitana o l'Avellino dell'anno scorso a cui non interessa e puntano a prendere calciatori già pronti e affermati. Nell'ultima esperienza a Teramo dovevamo fare una squadra di giovani e avevamo tre o quattro vecchietti che non superavano i 25-26 anni: i giocatori che arrivavano dalla Primavera trovavano un altro tipo di calcio, anche se alcuni di loro sono poi diventati bravi. All'inizio ci vogliono un paio di mesi per abituarsi al ritmo del calcio degli adulti, che è ben diverso dalla Primavera".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati
