AlbinoLeffe, Cori: "Noi ci siamo al 100%, con Manconi intesa perfetta"

20.05.2021 14:40 di Francesco Moscatelli   vedi letture
Sacha Cori, AlbinoLeffe
TMW/TuttoC.com
Sacha Cori, AlbinoLeffe

E' giusto che in sala stampa arrivi lui. Sacha Cori, da sempre bomber e ultimamente soprattutto assist-man.

A vedere le cifre di una stagione a dir poco strana, non sembrerebbe nemmeno lui. 23 presenze e 4 reti, un bottino discreto ma ben lontano dalle aspettative delle tante piazze d'Italia che lo hanno apprezzato nel corso di almeno quindici anni, ossia da quel 19 novembre 2006 di un Ternana-Avellino. Carrarese e Santarcangelo le stagioni più prolifiche, ma Cori è quel tipo di attaccante che va sempre letto "oltre" le cifre nude e crude. E questo i direttori sportivi lo sanno bene, tanto che anche un Sacha quest'anno un po' a mezzo servizio si rivela comunque imprescindibile. Per Zaffaroni, per i compagni, per un Manconi capocannoniere che ha bisogno di un punto di riferimento al centro dell'area come un filo ha bisogno del rocchetto.

Tre soste forzate per il numero 9, un nueve per niente falso, in quest'annata non sempre facile: un primo contrattempo ad ottobre, con la squadra ancora da registrare; un mese intero a cavallo tra novembre e dicembre; le prime sei gare del girone di ritorno. Tre stop&go che non hanno demoralizzato questa torre arrivata a Zanica nel gennaio 2019, prima in prestito dal Monza e poi acquisito sulla scia di prove sempre generose.

Cori, nel tempo è (giustamente) diventato di fatto l'uomo-immagine (insieme al sempre presente Giorgione) delle tante iniziative collaterali ideate dalla società bluceleste. Naturalmente contento per un playoff che ora conosce la ribalta nazionale, il bomber di Grotte di Santo Stefano (frazione di Viterbo, caleidoscopio di sorgenti, tufo, briganti e fettuccine non consigliate dai cardiologi) sceglie parole che non nascondono l'esperienza e la personalità di un giocatore abituato -rispetto a molti dei suoi compagni- a giornate da "dentro o fuori". E, del resto, come potrebbe mai offrire considerazioni scontate uno che al proprio presidente di allora (un presidente che impose, come è noto, attenzione anche alla forma), pare disse: "Al Monza darò tutto, ma il codino non me lo taglio"?

"L'avevamo preparata bene, abbiamo sfruttato il tempo a disposizione per curare tutti gli aspetti" esordisce la punta laziale nella conferenza stampa post-partita. "Il mister ha parlato molto in questi giorni, studiando anche eventualità sfavorevoli come incassare un gol nelle prime battute di gara, circostanza che poi si è effettivamente verificata. E infatti dopo la rete di Polidori non abbiamo perso la testa e, anzi, proprio da quel momento abbiamo cominciato a macinare gioco. Ora si fa dura, ma io dico che l'AlbinoLeffe c'è, noi ci siamo al 100%".

L'analisi si sposta poi sull'apporto di Sacha verso un gruppo che ormai conosce molto bene. "Personalmente è stata l'annata forse più difficoltosa di tutta la mia carriera, ho avuto qualche infortunio che ha condizionato indubbiamente la mia stagione: uno stiramento, il piede rotto, tanti inconvenienti che mi hanno portato sempre in qualche modo a rincorrere. Ora mi mancano i gol, da questo punto di vista è un momento un po' così, vorrei fare di più: oggi (ieri, ndr) un po' ho sbagliato io, un po' è stato bravo il portiere. Al contempo è una stagione che mi ha completato: difendo molto, gioco soprattutto per la squadra come è naturale che un numero 9 debba fare, ma in questa squadra, del resto, gli attaccanti hanno sempre compiti anche in fase di contenimento. Sono contento di aiutare Jacopo (Manconi, ndr) in ambito realizzativo e non vedo l'ora di produrre altri assist per lui: non ho tantissimi amici nel mondo del calcio, ma lui per me è uno di questi e tra di noi c'è davvero un rapporto speciale. Voglio segnare di più, ma un gol di Jacopo è sempre anche la mia gioia".