AlbinoLeffe, De Paoli: "La risposta migliore dopo Trieste"

AlbinoLeffe, De Paoli: "La risposta migliore dopo Trieste"TMW/TuttoC.com
Un sorriso sotto l'albero
© foto di Michele Maraviglia/UC AlbinoLeffe
Oggi alle 18:15Girone A
di Francesco Moscatelli

La vittoria che serviva. Nel momento in cui serviva. Nel modo in cui serviva. Serviva perché si era raccolto cinque palloni in fondo alla propria rete non più tardi di domenica scorsa e comunque era un mese che mancavano i tre punti. Serviva in questo momento perché la pausa natalizia aveva bisogno di qualche certezza recuperata e comunque non è educazione presentarsi dai parenti per il cenone di Natale con il muso. Serviva in questo modo perché è stato un tabellino "pulito", con due reti nei primi 14 minuti e poi con una condotta di gara per nulla remissiva. E allora adesso, davvero, Buon Natale AlbinoLeffe. Si chiude un girone di andata difficile, con qualche difficoltà preventivata e altre che non erano scritte sulla lista. Ma si chiude con un 2-0, un gruppo che si abbraccia in campo e un coro dagli spalti. Ben detto: vi vogliamo così.

Si era già presentato in sala stampa (di Gorgonzola) alcune settimane fa Andrea De Paoli, attaccante bluceleste alla seconda rete consecutiva e a quota 4 in questo girone di andata. Ma è giusto che Andrea faccia un secondo passaggio, questa volta nella bella sala-cronisti dello "Stadium". Un secondo passaggio perché il numero 10 sulla maglia viene onorato dal classe '99 sempre con grande impegno. Senso del sacrificio che c'è sempre stato, unito ad un senso di responsabilità verso il gruppo che è evidente in tanti piccoli gesti in campo. Ultimamente, ad di là dei risultati collettivi, c'è anche una porta avversaria messa sempre più a fuoco: è anche da qui, dalla capacità realizzativa di Andrea, che passerà il senso di un riscatto seriano nel girone di ritorno. Giovanili con un ping-pong tra Genova rossoblu e Brescia (e un semestre ternano), poi in giro per l'Italia (Monopoli, Siena e la B con l'Ascoli) a provare a ritagliarsi una sua dimensione, tra ricerche realizzative e una propensione naturale al raccordo tra i reparti. Prima stagione a Zanica, treno proveniente da Giuliano. La valigia di Andrea è piena di tanti oggetti interessanti: alcuni si apprezzano in queste settimane, altri si sveleranno più in là. 26 anni, l'età perfetta: maturazione con ancora margini di crescita. 

"Abbiamo avuto un grande approccio alla gara e, inoltre anche dopo il doppio vantaggio non ci siamo abbassati, questo è lo spirito che dobbiamo avere in ogni partita" spiega la punta nativa di Genova. "Se abbiamo noi il pallino del gioco e "aggrediamo" la gara siamo senz'altro una buona squadra. La sconfitta di Trieste ci è servita per guardarci in faccia, oggi (ieri, ndr) dopo le parole era il tempo dei fatti e ora siamo soddisfatti per questa reazione. Abbiamo messo in campo l'orgoglio e quindi abbiamo dimostrato di essere uomini capaci di reagire alle difficoltà. Ci voleva questo risultato perché, al di là del risultato del "Nereo Rocco" abbiamo spesso offerto prove di buona applicazione, a volte ci è mancata la cattiveria anche realizzativa e in questo discorso ovviamente non mi sottraggo. Ora sto trovando il gol e devo continuare su questa strada. Mi piace la filosofia di gioco di Lopez che mi ha sempre spronato ad essere più attaccante quando a volte pensavo più da trequartista: siamo lavorando molto su questo concetto, il che vuol dire innanzitutto riempire l'area per provare ad avere il maggior numero di occasioni. I colleghi di reparto? Effettivamente gioco molto insieme a Sali che sta sviluppando una stagione personale davvero notevole anche se merita anche di più, ma mi trovo bene anche con gli altri, da Svidercoschi a Sarr, ognuno con le proprie peculiarità. Guardando il girone di andata potevamo avere qualche punto in più, ma non vuole essere un alibi bensì un'autocritica. Il fatto di aver reso la vita difficile anche alle "grandi" deve costituire una buona base per il girone di ritorno".